mercredi 6 novembre 2013

Borse

Borse Ue positive, spread stabile.
Cresce l'attesa per la Bce e gli Usa

Gli investitori scommettono su un nuovo taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea e prendono posizione. In arrivo anche i dati sul Pil americano del terzo trimestre, venerdì arriverà il rapporto sull'occupazione. Domande record per il collocamento del Btp Italia, Milano chiude a +0,9%


MILANO - Seduta di cauto ottimismo per le Borse del Vecchio continente in attesa di domani, quando si riunirà il consiglio direttivo della Bce che potrebbe decidere un nuovo taglio dei tassi d'interesse già al minimo storico dello 0,5%. D'altra parte il numero uno della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha più volte ribadito di essere pronto a tutto per salvare l'euro, a patto che i governi proseguano le riforme per la crescita. Sempre domani, poi, arriveranno i dati sul Pil americano del terzo trimestre, mentre venerdì sarà la volta del rapporto sull'occupazione. Dati che potrebbero spingere la Federal Reserve a chiarire le proprie posizioni sul tapering, la progressiva riduzione degli stimoli monetaria all'economia americana: tutti mesi, infatti, vengono acquistati 85 miliardi di dollari di bond.

In questo contesto a Milano Piazza Affari rimbalza dopo le perdite di ieri e chiude con un rialzo dello 0,89%. Positive sia Rcs, che ha annunciato la vendita dello storico palazzo del Corriere della Sera di via San Marco a Milano, e Pirelli dopo la trimestrale e la presentazione del
piano industriale. Nel resto d'Europa, Londra chiude invariata, Francoforte segna un rialzo finale dello 0,35% e Parigi dello 0,79%. Wall Street si muove con rinnovato entusiasmo, legato a due studi scritti separatamente da membri del board della Federal Reserve in cui si sostiene che l'allentamento monetario continuerà più a lungo delle attese senza rischi inflativi. Quando il cosiddetto quantitative easing terminerà, è la tesi, i tassi di interesse resteranno vicino allo zero, forse fino al 2020. Alla chiusura dei mercati europei, l'S&P500 sale dello 0,1%, il Dow Jones recupera mezzo punto percentuale, mentre il Nasdaq cede lo 0,2%. A sostenere le quotazioni anche il superindice salito a settembre dello 0,7% a quota 97,1 punti, oltre le attese. La chiusura però è contrastata: il Dow Jones sale dello 0,82% a 15.746,56 punti, il Nasdaq perde lo 0,20% a 3.931,95 punti mentre lo S&P 500 avanza dello 0,4% a 1.771 punti.

L'euro chiude in leggero rialzo a 1,3520 dollari e 133,40 yen, per via dell'aumentata propensione al rischio degli investitori, stimolati dal buon andamento delle Borse. La rinnovata fiducia al ministro della Giustizia,Annamaria Cancellieri, e il rinvio del voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi dopo l'approvazione della Legge di stabilità, rafforzano il governo. Lo spread continua comunque a oscillare tra 240 e 245 punti base, con i Btp che rendono il 4,18% nonostante la chiusura con domanda record per il collocamento delBtp Italia. Segnali incerti sulla ripresa economica, già vista al ribasso dalla Commissione europea, sono arrivati dalla rilevazione del Pmi composito: nell'Eurozona è sceso a 51,9 punti ad ottobre, pur restando (sopra quota 50) in terreno di espansione e in miglioramento rispetto alla prima lettura (51,5). In Italia, l'indice Pmi servizi scende a 50,5 contro i 52,7 punti del mese precedente e i 51,2 punti del consensusBloomberg. In calo anche il volume di vendite a dettaglio nella zona della moneta unica: a settembre sono calate dello 0,6% rispetto ad agosto (+0,5%), nella Ue hanno segnato -0,3%. Chi sembra vivere in un altro continente è la Germania, che ha visto crescere gli ordini all'industria dell'11% annuo a settembre. Intanto l'inflazione dell'area Ocse è scesa all'1,5%, il minimo da maggio.

In mattinata la Borsa di Tokyo ha archiviato una seduta in rialzo dello 0,79% sostenuta dal rally delle case automobilistiche nipponiche dopo le attese di rialzo delle stime di Toyota (+1% circa) per l'esercizio in corso. Bene anche Mitsubishi (+1,4% circa) e Nissan (oltre il 3%, dopo il tonfo del 10% per un profit warning), che hanno esteso a Renault un'intesa globale sullo sviluppo di nuovi prodotti. Mitsubishi ha lanciato oggi un piano di medio termine per aumentare le vendite di circa il 30% in tre anni.

Sul fronte delle materie prime, per il petrolio il contratto a dicembre del greggio avanza dell'1,3% a 94,6 dollari al barile. Quello a dicembre dell'oro segna un +0,7% a 1.317 dollari l'oncia.
(06 novembre 2013)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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