I listini rimbalzano con Cina e Tech.
Btp giù al 3,09%, rally a Milano: +3,44%
Piazza Affari regina d'Europa, Tokyo segna la miglior performance da otto settimane con un balzo del 3%. L'economia di Pechino sale del 7,4% nel primo trimestre, ma la produzione industriale rallenta e si attendono interventi. Nell'Eurozona cala l'inflazione, bene la produzione industriale Usa. Il differenziale tra Btp e Bund in area 160 punti. Chiusa l'offerta retail del nuovo Btp Italia a quota 10 miliardi
di RAFFAELE RICCIARDI
MILANO - Il rimbalzo del comparto tecnologico e la convinzione che Pechino possa iniettare stimoli per supportare la crescita economica della Cina spingono al rialzo i listini, supportati anche dalla buona lena di Wall Street. Tokyo segna la miglior performance degli ultimi due mesi e i listini europei seguono a ruota. Gli investitori sembrano mettere da parte le preoccupazioni legate alle tensioni in Ucraina, dove l'intervento militare di Kiev nei confronti dei separatisti è infine arrivato e Putin solleva lo spettro della "guerra civile". D'altra parte, l'accusa è di aver infiltrato forze speciali di Mosca proprio tra i pro-russi per generare ulteriore caos.
L'economia cinese rallenta e cresce solo del 7,4% nel primo trimestre, il minimo da 18 mesi, ma fa meglio delle attese censite da Bloomberg in un +7,3%. Nel trimestre precedente l'andamento del Pil era stato del +7,7%. Un dato inferiore alle attese è arrivato invece dalla produzione industriale dell'ex Celeste Impero, che a marzo ha registrato una crescita pari all'8,8%, di poco sotto il +9% stimato dagli analisti. Le vendite al dettaglio nel periodo sono salite del 12,2%, rispetto al +12,1% previsto dagli analisti e al +11,8% registrato nei 2 primi mesi dell'anno. Secondo molti analisti, di fronte a questi dati il premier Li Keqiang si potrebbe in ogni caso decidere a muovere verso "mini-stimoli" che comprendano incremento della spesa pubblica e benefici fiscali.
Nell'Eurozona l'inflazione si conferma in calo allo
L'economia cinese rallenta e cresce solo del 7,4% nel primo trimestre, il minimo da 18 mesi, ma fa meglio delle attese censite da Bloomberg in un +7,3%. Nel trimestre precedente l'andamento del Pil era stato del +7,7%. Un dato inferiore alle attese è arrivato invece dalla produzione industriale dell'ex Celeste Impero, che a marzo ha registrato una crescita pari all'8,8%, di poco sotto il +9% stimato dagli analisti. Le vendite al dettaglio nel periodo sono salite del 12,2%, rispetto al +12,1% previsto dagli analisti e al +11,8% registrato nei 2 primi mesi dell'anno. Secondo molti analisti, di fronte a questi dati il premier Li Keqiang si potrebbe in ogni caso decidere a muovere verso "mini-stimoli" che comprendano incremento della spesa pubblica e benefici fiscali.
Nell'Eurozona l'inflazione si conferma in calo allo
Lo spread Btp-Bund è in calo. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si attesta a 161 punti base e il rendimento del Btp decennale scende sotto la soglia del 3,1%, aggiornando il minimo storico. Il Tesoro ha chiuso ufficialmente la raccolta retail del Btp Italia con 10 miliardi di ordini. APiazza Affari, il Ftse Mib chiude in rally con un progresso del 3,44%. In un panorama positivo per il comparto bancario si guarda al Monte dei Paschi, ieri affossato dalle vendite in seguito alle indiscrezioni di una possibile maggiorazione dell'aumento di capitale da 3 a 5 miliardi. Occhi puntati anche sulle partecipate di Stato, in particolare Eni, Enel, Finmeccanica e Terna, interessati dalle recenti nomine del governo Renzi. Avvio di contrattazioni difficile per Anima, la società di gestione del risparmio debuttante a Palazzo Mezzanotte. Nel resto d'Europa, Francoforte aggiunge l'1,57%, Parigi l'1,39%, mentre Londracresce dello 0,65%.
Wall Street conferma il rialzo quando in Europa gli scambi volgono al termine, con l'indice Dow Jones e lo S&P500 allineati al +0,6% e il Nasdaq che segue a ruota. I mercati seguono i buoni dati macro sulla produzione industriale e non si curano della trimestrale di BofA in chiaroscuro.
Dal fronte macroeconomico si segnala infatti la crescita del 2,8% per quanto riguarda l'avvio di nuovi cantieri a marzo, mentre i permessi per avviarne di nuovi ancora arretrano a sorpresa del 2,4% contro aspettative per un +7,3%. Oltre le previsioni il risultato più atteso, l'andamento della produzione industriale Usa: a marzo è cresciuta dello 0,7% mentre gli analisti si attendevano un incremento dello 0,4%.
In mattinata la Borsa di Tokyo ha chiuso una giornata trionfale finendo gli scambi a ridosso dei massimi infraday a +3,01%. L'indice Nikkei, sostenuto anche dai nuovi guadagni di Wall Street della chiusura di ieri, sale di 420,87 punti, a quota 14.417,68. Il rimbalzo del Nikkei dai minimi degli ultimi sei mesi ha trovato forza anche dall'indebolimento dello yen che ha ceduto altro terreno e rispinto il dollaro sopra quota 102, fino a 102,17, e l'euro in alto, a 141,50. Sugli scudi, in particolare, i titoli delle società con attività legate all'export, oltre a quelli dei settori brokeraggio e immobiliare. Bene anche i tecnologici e affini: SoftBank, l'operatore mobile che detiene il 37% del portale cinese Alibaba, è cresciuta dell'8,5% a seguito degliannunci di Yahoo! (anch'essa ha una quota del portale di e-commerce) sulla crescita degli utili della partecipata asiatica.
L'euro chiude in lieve rialzo a 1,3840 dollari, da quota 1,3810 contro la divisa Usa segnata ieri dopo la chiusura di Wall Street. Mentre si chiudono gli scambi sui listini Ue, il contratto a maggio del petrolio è in crescita dello 0,6%, a 104,6 dollari al barile, mentre i future a giugno dell'oro limano il 2% a quota 1.300 dollari.
(16 aprile 2014)© RIPRODUZIONE RISERVATA
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