Vladimir Putin, a quanto pare, non ha alcuna intenzione di smettere di lanciare sfide all'Occidente. Oggi il presidente russo ha firmato una legge che completa il processo di annessione della Crimea alla Russia, contro il parere dei leader occidentali che considerano la penisola nel Mar Nero ancora parte dell'Ucraina. Putin ha firmato anche la legge che crea due nuove province amministrative: la Crimea e la città portuale di Sebastopoli. Ma oggi è stato firmato il capitolo politico dell'accordo di associazione tra Kiev e la Ue. "La firma dell'accordo con l'Ucraina è un fatto politico di indubbio rilievo e interesse", ha commentato il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio europeo.
 
Gli effetti della crisi si sono fatti sentire sulla borsa russa, che è scesa di circa il 3% in apertura per assestarsi intorno a -2% a metà giornata, con gli investitori che temono le sanzioni Usa, più dure del previsto, contro i collaboratori più stretti di Putin.

Gli Usa, intanto, hanno aggiunto ieri 20 nomi alla blacklist di sanzioni, compreso il banchiere del Cremlino Yuri Kovalchuck e la sua banca Rossiya, il trader di commodities e petrolio Gennady Timchenko e i fratelli Arkady e Boris Rotenberg, legati a grossi contratti sui gasdotti e alle Olimpiadi di Sochi. Il presidente Usa Barack Obama ha detto che Washington sta considerando anche sanzioni contro settori chiave dell'economia se la Russia si muoverà verso l'Ucraina meridionale e orientale.

Anche l'Ue ha esteso le restrizioni ad altri 12 funzionari russi e crimei che si vanno ad aggiungere ai 21 già decisi. Putin ha deriso le sanzioni, aggiungendo però che Mosca si asterrà da ulteriori ritorsioni contro gli Usa per ora, anche se in un secondo momento il suo portavoce ha detto che la Russia "risponderà ogni volta".