Aste positive per il Tesoro,
lo spread cala sotto 160 punti
Il Tesoro avvia la settimana di collocamenti vendendo 3 miliardi Ctz a due anni e 1 miliardo di Btp indicizzati, con rendimenti in calo. Dopo l'effetto-elezioni, il differenziale si tiene sotto 160 punti con una cedola al 2,95% per il decennale. Piazza Affari chiude in rosso dopo il rally di ieri, il benchmark europeo Stoxx 600 è tornato ai massimi da sei anni. Tokyo chiude al top da due mesi, l'oro ritraccia sulle prove di dialogo in Ucraina. Negli Usa bene gli ordini di beni durevoli
di RAFFAELE RICCIARDI
MILANO - Matteo Renzi porta in Europa il suo pieno successo elettorale, pronto a incidere nell'azione dello schieramento socialista al via degli incontri internazionali informali, che dovranno portare alla definizione delle massime cariche rappresentative comunitarie. Il dialogo con i Popolari pare inevitabile dopo l'esito del voto, che vede Angela Merkel a capo dello schieramento ancora più forte numericamente, nonostante l'avanzata dei movimenti euroscettici e il pienone del Partito democratico in Italia.
A livello domestico, dopo la galoppata di ieri, il mercato azionario è condizionato dalla prese di beneficio, nonostante la crescita della fiducia dei consumatori. Gli scambi riprendono a pieno regime - dopo la pausa osservata ieri a Londra e New York - con l'indice benchmark Stoxx Europe 600 ai massimi da sei anni a questa parte. Il Ftse Mib, principale indice di Milano, chiudere in rosso e cede lo 0,42%, mentre Francoforteha guadagnato lo 0,49% e Londra lo 0,43%. Appena sopra la parità Parigi (+0,06%): d'altra parte la Francia sconta il risultato più incredibile della tornata elettorale, con l'estrema destra assoluta dominatrice. In rialzo Wall Street, con il Dow Jones che sale dello 0,4%, meglio ancora lo S&P500 (+0,5% al nuovo record di 1.910 punti), mentre il Nasdaq avanza dello 0,9%.
Tra i singoli titoli di Piazza Affari, attenzione a
A livello domestico, dopo la galoppata di ieri, il mercato azionario è condizionato dalla prese di beneficio, nonostante la crescita della fiducia dei consumatori. Gli scambi riprendono a pieno regime - dopo la pausa osservata ieri a Londra e New York - con l'indice benchmark Stoxx Europe 600 ai massimi da sei anni a questa parte. Il Ftse Mib, principale indice di Milano, chiudere in rosso e cede lo 0,42%, mentre Francoforteha guadagnato lo 0,49% e Londra lo 0,43%. Appena sopra la parità Parigi (+0,06%): d'altra parte la Francia sconta il risultato più incredibile della tornata elettorale, con l'estrema destra assoluta dominatrice. In rialzo Wall Street, con il Dow Jones che sale dello 0,4%, meglio ancora lo S&P500 (+0,5% al nuovo record di 1.910 punti), mentre il Nasdaq avanza dello 0,9%.
Tra i singoli titoli di Piazza Affari, attenzione a
Il beneficio maggiore derivante dalla rinnovata stabilità politica, dopo qualche giorno di tensione, si legge sul versante obbligazionario: lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che poche sedute fa era tornato in area 200 punti base, veleggia a quota 159 punti, per un rendimento dei decennali italiani tornato sotto la soglia del 3%. Un buon viatico per le emissioni del Tesoro, che vengono inaugurate oggi: sul mercato sono andati 3 miliardi di Ctz a 24 mesi (massimo dell'importo offerto, ricevute domande per 4,52 miliardi) a un rendimento lordo stabile allo 0,786%; venduti anche un miliardo di Btp a cinque anni indicizzati con un rendimento lordo dello 0,53%, in calo di 68 punti base, e un rapporto di copertura superiore alle due volte. La conferma di questo buon momento si aspetta anche con l'asta di Bot di domani, semestrali, per i quali gli analisti pronosticano un tasso intorno allo 0,5%. Intanto, i tecnici della Ragioneria dello Stato possono ragionare in termini di minori spese a servizio del debito, proprio cavalcando la stabilità del quadro di governo emerso dalle urne e vista dei 228 miliardi di debito pubblico da rinnovare entro fine anno.
L'euro chiude in ribasso poco sopra 1,36 dollari, dopo una serie di positivi dati macro Usa. La moneta europea passa di mano a 1,3620, dopo un minimo di 1,3611 dollari. Il cambio tra euro e yen è a quota 139.
Mentre prosegue l'analisi del voto, con la vittoria democratica alle europee suggellata pure dall'andamento delle amministrative, l'agenda macroeconomica torna a farsi interessante. Si parte dal Vecchio Continente, con la fiducia dei consumatori in Italia che torna al top dal 2010 dopo che in Francia è rimasta stabile a maggio, insieme alle attese vendite al dettaglio in Germania. Dati indicativi della consistenza della ripresa economica Ue, mentre sullo sfondo si avvicina il 5 giugno, giorno della riunione della Bce che potrebbe lanciare una tornata di stimoli straordinari. Dagli Stati Uniti arriva la piacevole sorpresa degliordini dei beni durevoli, che salgono dello 0,8% contro aspettative per una contrazione. L'agenda Usa prevede altre rilevazioni interessanti: l'indice Case-Shiller sale del 12,4% e indica che i prezzi delle case sono saliti più delle attese. Oltre le previsioni anche l'indice di fiducia dei consumatori misurato dal Conference Board, che a maggio passa a 83 punti dagli 81,7 di aprile), mentre resta stabile la rilevazione sul settore manifatturiero della Fed di Richemond.
In mattianta, la Borsa di Tokyo ha chiuso positiva, avvicinandosi ai massimi da due mesi, grazie all'indebolimento dello yen, che favorisce gli esportatori. L'indice Nikkei avanza dello 0,23% a 14.636,52 punti. Il Topix sull'intero listino segna +0,04% a 1.195,11 punti. L'indice sulla fiducia delle imprese in Giappone si è attestato a maggio a 46,6 punti, in crescita dai 45,4 punti della precedente rilevazione.
Per le materie prime, il petrolio a luglio scivola dello 0,5% a 103,83 dollari al barile, l'oro ad agosto cede l'1,15% a 1.276,90 dollari l'oncia: il metallo giallo sembra credere in uno stop all'escalation di tensione in Ucraina, nonostante le notizie che provengono dall'Est del Paese siano sempre più inquietanti.
(27 maggio 2014)
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