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Borse contrastate e spread a 350
Sul fronte obbligazionario il differenziale di rendimento tra i titoli italiani a 10 anni e gli equivalenti bund tedeschi è tornato a quota 350 punti. Mentre l'euro chiude debole sotto quota 1,30 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,2963 dollari.
L'indice del costo del lavoro negli Stati Uniti ha mostrato un incremento dello 0,4% nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti, mentre gli economisti si aspettavano un rialzo dello 0,5%. Su base annua la crescita è stata del 2%. E' quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro. Stipendi e salari, che rappresentano circa il 70% dell'indice, sono saliti dello 0,3% su base trimestrale e dell'1,7% annuo, mentre il costo dei benefit è cresciuto rispettivamente dello 0,8% e del 2,6%.
Sul fronte delle vendite al dettaglio in Germania si è registrato un aumento dell'1,5% a settembre, a prezzi costanti e destagionalizzati, secondo i dati provvisori pubblicati dall'Ufficio federale di statistica. Gli analisti si aspettavano un rialzo più moderato dello 0,4% su base mensile. In agosto, le vendite al dettaglio erano aumentate dello 0,1% su mese (dato rivisto al ribasso) dopo il rimbalzo dell'1,3% di luglio.
Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo, dopo il forte calo di ieri. Il Nikkei archivia la seduta con un +0,98%, mentre il più ampio indice Topix è salito dell'1,21%. Il mercato sembra quindi aver digerito la delusione per l'intervento di ieri della Bank of Japan, meno incisivo di quanto ci si aspettasse, che aveva pesato sul listino. Gli analisti hanno sottolineato, infatti, l'importanza del fatto che per la prima volta il governo e la BoJ hanno diramato un comunicato congiunto per sottolineare il loro impegno comune nella riduzione delle pressioni inflattive. Tra i titoli in movimento, Komatsu è balzato del 4,3% dopo che la trimestrale ha rassicurato il mercato, mentre Hitachi è salita del 3,2% dopo la conferma delle stime di utili per l'anno in corso. Bene anche il resto dell'Asia: Hong Kong ha guadagnato l'1%, Shanghai lo 0,32%, mentre Seul ha chiuso in rialzo dello 0,66%.
Il petrolio è in rialzo a New York e viene scambiato a 86,34 dollari al barile (+0,77%). Oro in lieve aumento: il metallo prezioso con consegna immediata è scambiato a 1.713,12 dollari (+0,2%). Nel mese il prezzo è diminuito del 3,4% dopo aver registrato una crescita del 4,7% in settembre.
Borse contrastate e spread a 350
A Piazza Affari il crollo di Fiat
Seduta in altalena per i listini del Vecchio continente. Pesa il nulla di fatto dell'Ue sulla Grecia. Milano chiude poco sopra la parità. Il titolo del Lingotto continua la sua caduta dopo i conti e il piano industriale annunciati ieri. Il differenziale di rendimento tra Btp e bund è invariato. Debole Wall Street alla riapertura dopo il passaggio di Sandy
MILANO - Seduta contrastata sui mercati azionari europei in scia anche alle trimestrali poco brillanti di ArcelorMittal nel settore siderurgico e di Anheuser-Busch InBev in quello della birra. Sul finale di seduta pesa il nulla di fatto dell'Eurogruppo sulla Grecia: per la Germania non ci sono ancora le condizioni per dare il via libera alla nuova tranche di aiuti, ma Atene ha varato, ieri, un nuovo pacchetto di tagli 1. Milano ha chiuso la seduta in lieve rialzo (+0,12%), grazie a Fiat Industrial 2 e a dispetto della caduta di Fiat 3iniziata ieri dopo la presentazione dei conti del terzo trimestre e il piano industriale. Londra perde l'1,15%, zavorrata dai conti di Barclays, 4 Francoforte arretra dello 0,33% e Parigi cala dello 0,87%. Negli Usa, nella prima seduta dopo la chiusura provocata dall'uragano Sandy, lo S&P 500 e il Dow Jones perdono lo 0,3%. Male il Nasdaq a -0,6% anche per via Apple e Facebook. 5Sul fronte obbligazionario il differenziale di rendimento tra i titoli italiani a 10 anni e gli equivalenti bund tedeschi è tornato a quota 350 punti. Mentre l'euro chiude debole sotto quota 1,30 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,2963 dollari.
L'indice del costo del lavoro negli Stati Uniti ha mostrato un incremento dello 0,4% nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti, mentre gli economisti si aspettavano un rialzo dello 0,5%. Su base annua la crescita è stata del 2%. E' quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro. Stipendi e salari, che rappresentano circa il 70% dell'indice, sono saliti dello 0,3% su base trimestrale e dell'1,7% annuo, mentre il costo dei benefit è cresciuto rispettivamente dello 0,8% e del 2,6%.
Sul fronte delle vendite al dettaglio in Germania si è registrato un aumento dell'1,5% a settembre, a prezzi costanti e destagionalizzati, secondo i dati provvisori pubblicati dall'Ufficio federale di statistica. Gli analisti si aspettavano un rialzo più moderato dello 0,4% su base mensile. In agosto, le vendite al dettaglio erano aumentate dello 0,1% su mese (dato rivisto al ribasso) dopo il rimbalzo dell'1,3% di luglio.
Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo, dopo il forte calo di ieri. Il Nikkei archivia la seduta con un +0,98%, mentre il più ampio indice Topix è salito dell'1,21%. Il mercato sembra quindi aver digerito la delusione per l'intervento di ieri della Bank of Japan, meno incisivo di quanto ci si aspettasse, che aveva pesato sul listino. Gli analisti hanno sottolineato, infatti, l'importanza del fatto che per la prima volta il governo e la BoJ hanno diramato un comunicato congiunto per sottolineare il loro impegno comune nella riduzione delle pressioni inflattive. Tra i titoli in movimento, Komatsu è balzato del 4,3% dopo che la trimestrale ha rassicurato il mercato, mentre Hitachi è salita del 3,2% dopo la conferma delle stime di utili per l'anno in corso. Bene anche il resto dell'Asia: Hong Kong ha guadagnato l'1%, Shanghai lo 0,32%, mentre Seul ha chiuso in rialzo dello 0,66%.
Il petrolio è in rialzo a New York e viene scambiato a 86,34 dollari al barile (+0,77%). Oro in lieve aumento: il metallo prezioso con consegna immediata è scambiato a 1.713,12 dollari (+0,2%). Nel mese il prezzo è diminuito del 3,4% dopo aver registrato una crescita del 4,7% in settembre.
(31 ottobre 2012)