lundi 1 octobre 2012

La visión está sostenida en la generación de soluciones inteligentes.

Le Borse Ue rimbalzano con Wall Street
Il manifatturiero Usa torna a crescere

Inizio di settimana decisamente migliore delle attese sui mercati. Indici in rialzo con i dati macroeconomici in arrivo dagli Stati Uniti:l'industria americana torna a crescere dopo mesi di contrazione. L'incertezza sul futuro di Madrid non indebolisce l'euro

MILANO - I segnali poco incoraggianti provenienti dal settore manifatturiero cinese e la perdurante incertezza sui termini del salvataggio della Spagna non frenano il rimbalzo dei mercati sostenuti dai buoni dati in arrivo dagli Stati Uniti. A Milano Piazza Affari ha chiuso in rialzo del 2,83%, solida anche Parigi, con il Cac 40 in progresso del 2,39%, il Dax di Francoforte cresce dell'1,5% e il l'Ftse 100 di Londra si issa dell'1,27%. Bene anche Wall Street: il Dow Jones recupera l'1,2%, il Nasdaq l'1% e l'S&P 500 lo 0,6%. Il merito è gran parte dei titoli ciclici sui quali si stanno concentrando le attenzioni degli investitori di lungo termine nella prima seduta del trimestre. Il titolo più in evidenza del Ftse-Mib e Finmeccanica sui rumour secondo cui il Fondo strategico italiano avrebbe messo sul piatto un'offerta per Ansaldo Energia, facendo dunque concorrenza alla proposta di Siemens.

Il mercato ha accolto con soddisfazione i dati americani: l'indice Ism manifatturiero è tornato a sorpresa sopra quota 50 punti, cioè in fase di espansione economica, nel mese di settembre. Secondo i dati resi noti oggi, l'indice è salito in settembre a quota 51,5 punti da 49,6 in agosto e la performance è nettamente migliore delle attese degli analisti che si attendevano una lieve flessione a 49,5 punti. Nel mese l'indice dei prezzi è salito a 58 punti da 54 e quello dei nuovi ordini a 52,3 da 47,1. Bene anche la componente che misura l'occupazione, salita a 54,7 punti da 51,6. Un dato che ha più che
compensato il calo della spesa per le costruzioni: -0,6% contro un rialzo atteso dello 0,4%. Sul fronte obbligazionario lo spread tra i titoli italiani a 10 anni e gli omologhi bund tedeschi è in lieve calo a quota 362 punti dopo la chiusura a 365 della settimana passata. Euro in rialzo sui mercati internazionali a 1,2905 dollari (1,2851 dopo la chiusura di Wall Street venerdì). Contro lo yen la moneta unica europea passa di mano a 100,59.

Venendo ai dati macro di giornata, oltre all'incremento della disoccupazione, 1 l'indice che misura l'attività manifatturiera dell'Eurozona è migliorato a settembre a 46,1 punti dai 45,1 punti di agosto. Il dato è leggermente migliore delle attese (46 punti). Tra le tre grandi economie, positive le performance registrate in Germania, dove l'indice è cresciuto a 47,4 punti dai 44,7 di agosto (attese a 47,3) e Italia, con un incremento a 45,7 da 43,6 (44,1). Anche in Spagna il Pmi è salito leggermente a 44,5 da 44, mentre l'unico paese ad avere accusato una contrazione dell'indicatore è la Francia, che ha mostrato un indice Pmi in calo a 42,7 punti da 46 (42,6).

Sempre in ambito Pmi la produzione manifatturiera in Cina è rimasta in una fase di contrazione per il secondo mese consecutivo, anche se in misura inferiore rispetto ad agosto. E' quanto reso noto dall'ufficio nazionale di statistica. L'indice Pmi dei direttori d'acquisto è salito il mese a scorso a 49,8 punti dai 49,2 di agosto: una cifra inferiore a 50 punti segna una contrazione dell'attività rispetto al mese precedente, una cifra superiore indica espansione. L'altro indice Pmi pubblicato sabato da Hsbc si è attestato invece 47,9 a settembre, in contrazione per l'undicesimo mese consecutivo, anche se con un calo più lieve rispetto ad agosto (47,6).

Non stupisce quindi la chiusura negativa per la Borsa di Tokyo, penalizzata anche dai dati macro poco rassicuranti provenienti dallo stesso Giappone e dal continuo rafforzamento dello yen. L'indice Tankan, che misura la fiducia delle imprese manifatturiere nipponiche, ha infatti perso due punti a settembre rispetto a giugno. Bassi i volumi, complici la chiusura di Shanghai e Hong Kong per festività. Il Nikkei, reduce la scorsa settimana da una flessione del 2,6%, ha così perso lo 0,83%, mentre il Topix ha segnato -0,69%. Poco incoraggianti anche i dati provenienti dal settore dell'auto. 2 Le vendite di nuove auto, esclusi i modelli mini, sono scese dell'8,1% annuo a settembre, registrando il primo calo in 13 mesi. La flessione è dovuta alla fine del programma di incentivi pubblici all'acquisto di nuove auto a basso consumo, che avevano spinto le vendite a partire da dicembre dello scorso anno.

Il petrolio rialza la testa col Wti a 92,59 dollari al barile in scia ai dati americani dopo un avvio all'insegna delle vendite con l'Ism cinese. L'oro è in calo sui mercati asiatici a 1.763,50 dollari l'oncia cedendo lo 0,5%.
(01 ottobre 2012)

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