lundi 3 juin 2013




Exor cede la sua quota in Sgs per due miliardi.
"Scelta non legata alla fusione con Chrysler"

L'operazione consentirà alla finanziaria della famiglia Agnelli di rafforzare significativamente la propria liquidità. Ma la società esclude legami con un eventuale aumento di capitale legata all'operazione Fiat-Chrysler

di PAOLO GRISERI

TORINO - Exor cede la sua quota in Sgs, la società di certificazione svizzera di cui è presidente Sergio Marchionne. L'operazione, annunciata questa mattina, ha un valore di due miliardi di euro e consentirà alla finanziaria della famiglia Agnelli di realizzare una plusvalenza di 1,5 miliardi. Con la cessione la liquidità di Exor sale a oltre 3 miliardi di euro.

"Siamo molto soddisfatti del nostro investimento in Sgs  - ha dichiarato John Elkann - che abbiamo avuto il privilegio di sostenere nel corso degli ultimi 13 anni. Siamo fiduciosi che la società potrà continuare a cresce e rafforzarsi contando sull'impegno costante del presindete Sergio Marchionne". La quota del 15 per cento di Sgs è stata ceduta da Exor alla Gbl, Groupe Bruxelles Lambert.

La mossa di Torino non era stata preannunciata in occasione della recente assemblea degli azionisti. In ogni caso, precisava questa mattina un portavoce della società, "non è da mettere in relazione con un eventuale aumento di capitale legato alla fusione Fiat Chrysler". Per far fronte a quell'eventuale aumento, aveva dichiarato Elkann agli azionisti, era già sufficiente il miliardo di liquidità che Exor aveva fino a ieri. Dunque la finanziaria degli Agnelli si prepara, nel breve-medio periodo, ad ulteriori investimenti in altre società ancora da definire. In ogni caso un rafforzamento della liquidità appare opportuno alla vigilia di un'estate che sull'asse Torino-Detroit 
si preannuncia calda proprio in conseguenza della probabile fusione con Chrysler.

L'annuncio della cessione - con relativa plusvalenza - galvanizza i titoli Exor: nonostante i listini siano in calo significativo in scia alla debolezza di Tokyo, le azioni della holding torinese passano di mano in terreno ampiamente positivo (segui in diretta) dopo l'annuncio.

(03 giugno 2013)

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