Lo shutdown abbatte il petrolio,
così la benzina assorbe l'effetto-Iva
Le quotazioni internazionali di benzina e diesel sono in calo. L'oro nero è messo sotto pressione dallo stop della spesa federale americana, che mortifica la ripresa Usa. Per ora pochi rincari legati all'Iva, ma se il trend globale continua ci saranno risparmi alla pompa di benzina
Prosegue però la discesa delle quotazioni internazionali, che ieri hanno perso per la benzina quasi 8 euro/mille litri e altrettanti sul diesel. Il prezzo del petrolio è sotto pressione dopo l'avvio dello shutdown negli Stati Uniti, cioè il congelamento della spesa federale per il mancato accordo tra Repubblicani e Democratici sul budget statale. Un evento che senza dubbio impatterà sulla prima economia mondiale, raffreddandone probabilmente la ripresa con incidenza maggiore a seconda della durata delle misure straordinarie.
Cosicchè, se il trend non si invertirà, si apriranno spazi per un taglio ai prezzi raccomandati, al momento stabili. Intanto, i prezzi praticati sul territorio in questa fase risentono ancora dell'aumento Iva, sebbene in maniera graduale e differenziata. Le medie nazionali della benzina e del diesel adesso sono rispettivamente a 1,809 e 1,734 euro/litro (Gpl a 0,821). Le "punte" in alcune aree sono per la "verde" fino a 1,860 euro/litro, il diesel a 1,765 e il Gpl a 0,848. La situazione più nel dettaglio a livello Paese (sempre in modalità "servito"), secondo quanto risulta in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per il Servizio Check-Up Prezzi QE, vede il prezzo medio praticato della benzina che va oggi dall'1,787 euro/litro di Eni all'1,809 di Tamoil (no-logo a 1,644). Per il diesel si passa dall'1,724 euro/litro di Eni all'1,734 sempre di Tamoil (no-logo a 1,575). Il gpl infine è tra 0,809 euro/litro ancora di Eni e 0,821 di Q8 (no-logo a 0,756).
(02 ottobre 2013)
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