mercredi 24 avril 2013




Verso un governo Letta, lo spread a 275.
Milano azzera le perdite da inizio anno

Arrivata la nomina da parte di Napolitano dell'incaricato alla formazione del governo, le Borse del Vecchio continente chiudono il rialzo nonostante il calo della fiducia tra le imprese tedesche, che anzi potrebbe smuovere la Bce verso un taglio dei tassi. L'euro in lieve calo sotto quota 1,3 dollari. Il Tesoro piazza 2,5 miliardi di Ctz al minimo storico

MILANO Enrico Letta ha ricevuto l'incarico dal riconfermato presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per formare un governo di 'responsabilità' che attui un programma di riforme condiviso e necessario per il Paese. E mentre il premier incaricato sta avviando le consultazioni, gli investitori guardano all'Eurotower della Banca centrale europea, dalla quale si attende nei prossimi giorni e con crescente insistenza un taglio dei tassi di interesse. Un'ipotesi che ha preso forza dopo la presentazione del rapporto annuale della Bce.

A Milano, Piazza Affari dopo una seduta in altalena chiude in rialzo dello 0,44%, azzerando le perdite da inizio anno. Sotto la lente tra i singoli titoli Snam eFinmeccanica, dopo i conti di ieri che hanno spintoMoody's ad accendere un faro sul debito. In rosso anche le banche, mentre sul gestore della rete del gas ha pesato la pubblicazione di una trimestrale con utile in calo dell'11,7% per il maggior costo del debito. Lospread - la differenza tra il rendimento offerto da Btp e Bund decennali - è risalito in area 275 punti base: la cedola sul titolo italiano è vicina al 4% sul mercato secondario dopo aver toccato i minimi da settembre 2010. Il Tesoro ha emesso 2,5 miliardi di Ctz con scadenza dicembre 2014 con un rendimento medio dell'1,167% (-0,58%), il minimo storico. Venduti anche tutti i 750 milioni di euro di Btp indicizzati all'inflazione con scadenza settembre 2023 al tasso del 2,65%. Record anche per la Germania, che ha venduto Bund a 30 anni (scadenza 2044) per 1,68 miliardi di euro con un tasso in discesa al minimo storico del 2,16%.

Nel resto del Vecchio continente, Parigi mette a segno la prestazione migliore terminando le contrattazioni in rialzo dell'1,58%. Bene anche Francoforte (Dax +1,32%), Londra (Ftse 100 +0,4%) e Madrid (Ibex +1,21%). Insomma gli investitori non hanno dato troppo peso al calo dell'indice di fiducia delle imprese tedesche rilevato dall'istituto Ifo: è sceso a 104,4 punti ad aprile da 106,7 di marzo contro aspettative per un calo più contenuto a 106,2. Anzi, il rallentamento della locomotiva tedesca potrebbe fare da sponda proprio alla Bce per tagliare i tassi. L'euro chiude in lieve calo appena sotto quota 1,30 dollari. La moneta unica viene scambiata a 1,2992 e a 129,14 yen. A quota 99,38 il rapporto dollaro/yen.

Dagli Stati Uniti è arrivato un calo degli ordini di beni durevoli: -5,7% a marzo. Segnali incoraggianti sono invece emersi dai conti di Ford, con un profitto in crescita del 15% grazie alla divisione nordamericana. Sotto le attese, invece, i 2 miliardi e mezzo di utili per Procter&Gamble. La Borsa di New York, dopo aver metabolizzato il primo calo degli utili in un decennio di Apple, si muove leggermente sotto la pari: alla chiusura dei mercati europei, il Dow Jones e il Nasdaq cedono lo 0,1%, mentre lo S&P 500 è invariato. Arriva intanto il conto salato del 'falso tweet' che ha spaventato Wall Street lanciando la notizia di un attacco alla Casa Bianca: circa 200 miliardi di dollari bruciati.

In mattinata la Borsa di Tokyo ha chiuso in forte rialzo, ai massimi da quasi cunque anni, con l'indice Nikkei in progresso del 2,32% a 13.843,46 punti. A spingere il listino nipponico è stata sia l'onda lunga dei guadagni di Wall Street che l'indebolimento dello yen in scia alla politica monetaria aggressiva della Bank of Japan. Quanto alle materie prime, le quotazioni del petrolio sono in aumento sul mercato elettronico di new York dove il greggio Wti viene scambiato a 90,9 dollari al barile contro gli 89,22 di ieri, mentre il prezzo dell'oro è in rialzo sopra quota 1.400 dollari: si apprezza di oltre un punto percentuale a 1.424 dollari.
(24 aprile 2013)


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