mardi 13 août 2013

Mercati finanziari

Lo spread scende a quota 240
La Germania spinge le Borse Ue

La differenza di rendimento tra Btp e Bund cala ai minimi dal 7 luglio 2011, prima che scoppiasse la bufera sul mercato del debito italiano. Il premier giapponese propone di tagliare le tasse alle grandi aziende: il Nikkei vola e guadagna il 2,75%. L'indice Zew che misura la fiducia delle imprese tedesche batte le stime

di GIULIANO BALESTRERI

MILANO - Si allunga la tregua di Ferragosto sui mercati finanziari. Le Borse europee rimbalzano in scia ai dati macro in arrivo dall'Eurozona e al rally di Tokyo con il deprezzamento dello yen nei confronti di dollaro ed euro. Le notizie migliori, però, arrivano - ancora una volta - dallo spread: la differenza di rendimento tra i titoli di Stato italiani e tedeschi è in discesa a quota 240 punti (con una puntata a 235 punti), ai minimi dal 7 luglio 2011, prima che scoppiasse la bufera sul mercato del debito italiano che portò prima la Bce a scrivere una lettera di raccomandazioni al governo e poi, a novembre, alle dimissioni da Palazzo Chigi di Silvio Berlusconi.

Deludono, invece, le vendite al dettaglio americane che a luglio sono cresciute dello 0,2% a fronte di previsioni degli analisti a +0,3%. Un ritmo comunque più lento anche rispetto a giugno, quando erano balzate dello 0,6% (dato rivisto al rialzo oggi dopo una lettura iniziale pari a +0,4%). Debole quindi Wall Street secondo cui la ripresa è legata solo agli interventi della Federal Reserve: alla chiusura dei mercati europei, il Dow Jones cede lo 0,1% come il Nasdaq, mentre l'S&P 500 è invariato.

I dubbi amerciano, però, non fermano l'Europa. A Milano Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,68%, mentre nel resto del Vecchio continente Londra avanza dello 0,53%, Parigi dello 0,45% e Francoforte dello 0,67%. A sostenere le quotazioni dei listini europei c'è l'indice Zew che misura la fiducia degli investitori tedeschi in rialzo a quota 42, dai 36,3 punti di luglio, oltre le attese degli analisti che guardavano a una risalita attorno ai 39 punti. Bene anche la produzione industriale dell'Eurozona, in rialzo dello 0,7%. L'inflazione tedesca, invece, è salita su base annua dell'1,9% a luglio contro il +1,8% di giugno. L'euro chiude in calo sul dollaro sotto quota 1,33: la moneta unica europea viene scambiata a 1,3285 rispetto a 1,3297 di ieri alla chiusura di Wall Street. Tra i titoli italiani ancora sotto pressione Telecom Italia dopo il taglio dell'outlook di Standard&Poor's.

In mattinata, intanto, la Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo del 2,75% dopo che il premier giapponese Shinzo Abe ha proposto di tagliare le tasse alle grandi aziende, per controbilanciare il programmato incremento dell'Iva e attirare capitali esteri. A questo si è aggiunto il calo dello yen nei confronti delle principali valute internazionali che ha spinto i titoli dell'export.  L'indice Nikkei sale del 2,57% a 13.867 punti.

Sul fronte delle materie prime, le quotazioni del petrolio sono in leggero rialzo a New York, con il Wti consegna settembre che guadagna 7 centesimi a 106,18 dollari il barile. Ancora in rialzo le quotazioni dell'oro che hanno toccato il valore di 1.336,55 dollari l'oncia, segnando così un incremento del 4,3% in 4 giorni.
(13 agosto 2013)© RIPRODUZIONE RISERVATA

Aucun commentaire: