mercredi 21 août 2013

Piazza Affari


L'ora della verità per la Federal Reserve.

Mercati incerti, lo spread rivede 250 punti

Nella sera italiana verranno pubblicate le trascrizioni dell'ultima riunione, dalle quali emergeranno dettagli sulla stretta agli stimoli. Asia contrastata, Tokyo guadagna lo 0,2%. Piazza Affari fallisce il rimbalzo e chiude in rosso dello 0,7%

di RAFFAELE RICCIARDI

MILANO - La grande attesa sta per terminare: oggi - a Borse europee ormai chiuse - verranno pubblicati i verbali dell'ultima riunione del Fomc, l'organismo della Fed che decide la politica monetaria. L'attenzione come noto è altissima, perché i banchieri centrali americani hanno senza dubbio discusso del "tapering", l'avvio del restringimento degli stimoli monetari attraverso l'acquisto di 85 miliardi di dollari di bond al mese. Le previsioni di 65 economisti di Bloomberg su 100 sono a favore di un alleggerimento dell'impegno della Fed a partire dal prossimo settembre, quando probabilmente gli acquisti inizieranno a calare a 65 miliardi.

Secondo gli analisti di Barclays, i miglioramenti del mercato del lavoro sono sufficienti perché la commissione abbia preso posizione favorevole verso la diminuzione degli acquisti. "Complessivamente, dai verbali ci aspettiamo il messaggio 'biforcato' delle recenti comunicazioni da parte della Fed: avrà i toni da falco sul tapering e da colomba sul rialzo dei tassi". In sostanza, va bene diminuire gli stimoli straordinari ma per parlare di innalzamento del costo del denaro bisognerà attendere ben altri segnali di ripresa e un livello di disoccupazione più basso dell'attuale 7,4%. Il primo momento utile perché Ben Bernanke passi all'azione è la riunione del Fomc del 17 e 18 dicembre. In attesa di quel meeting, i banchieri centrali (ma con l'eccezione proprio del governatore Usa) si ritroveranno venerdì prossimo a Jackson Hole per parlare delle conseguenze delle scelte della Fed.

In attesa della pubblicazione dei verbali, i mercati hanno trattato con molta cautela: Europa incerta, Asia ancora debole e spread di nuovo in tensione. Piazza Affari ha esaurito a metà mattina lo spunto dell'apertura, complice il nuovo ampliamento del differenziale Btp-Bund: il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni in rosso dello 0,72%. In un comparto bancario di nuovo sotto pressione, prosegue l'altalena di Mps: parte in rally, torna sulla pari e chiude accelerando nuovamente. Dopo un buon avvio, finisce in negativo Prelios, cha hachiuso l'aumento di capitale. Tra le migliori si segnala Tod's, che torna in area 140 euro; dopo un avvio debole, Mediaset inverte rotta e passa in netto rialzo, mentre Italcementi è penalizzata dal caos in Egitto. Deboli alla fine anche gli altri listini: Londra cede lo 0,97%, Parigi lo 0,33% e Francoforte arretra dello 0,25%.

Wall Street prevale la cautela che ha caratterizzato anche la seduta di ieri. Oltre ai verbali del Fomc si guarda oggi ai dati sulle vendite di case esistenti: sono salite del 6,5% nell'ultimo mese, per un balzo annuo di 5,39 milioni di unità, ai massimi dal 2009. Mentre in Europa terminano gli scambi, il Dow Jones tratta in ribasso dello 0,3%, sotto quota 15mila punti; lo S&P 500 cede lo 0,2%, mentre il Nasdaq tiene intorno alla parità.

Lo spread, la differenza tra il rendimento di Btp e Bund tedeschi, rivede quota 250 punti base, poi ritraccia leggermente. Il rendimento del decennale italiano resta però elevato, sopra il 4,35%. Berlino ha intanto collocato oltre 4 miliardi di titoli di Stato a due anni con un rendimento medio dello 0,23%. Proprio dalla Germania, con una mossa a sorpresa visto l'incedere della campagna elettorale che dovrebbe portare alla riconferma di Angela Merkel, il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble ha riacceso le luci sullaGrecia. Per il potente politico tedesco, Atene avrà bisogno di un terzo piano d'aiuto, escludendo però ogni nuovo intervento sul debito. Sul fronte valutario, l'euro chiude sotto 1,34 dollari: la moneta europea passa di mano a 1,3380 dollari, mentre lo yen si assesta a 130,65.

In Oriente rimbalzano, dopo un tracollo durato quattro giorni, i mercati in India e Indonesia, Paesi tra i più colpiti - specie sul fronte valutario, con il nuovo record negativo della rupia a quota 64 sul dollaro - dal cambio di politica della Fed. Dopo le pesanti vendite di ieri, la Borsa di Tokyo ha chiuso in lieve rialzo (+0,2%) con l'indice Nikkei che si è portato a 13.424,33 punti. Il governatore della BoJ, Haruhiko Kuroda, ha garantito ulteriori allentamenti monetari se l'economia dovesse averne bisogno. Tra i singoli titoli ha sofferto particolarmente Tepco, in calo di quasi dieci punti, dopo la grave fuga di acqua radioattiva dalla centrale di Fukushima. Performance negative, invece, per Hong Kong e la Corea del Sud, i cui indici hanno limato circa un punto percentuale.

I dati americani sulle scorte settimanali di petrolio hanno mostrato una discesa leggermente più ampia del previsto, di 1,4 milioni di barili; il prezzo del Wti lima lo 0,35% alla chiusura dei mercati europei, sotto quota 105 dollari al barile. Anche per l'oro il segno è negativo: il prezzo dello spot cede lo 0,6% a 1.363 dollari l'oncia. 
(21 agosto 2013)

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