jeudi 7 mars 2013




Bersani: "La nostra proposta è un dovere".
Confronto con Monti su crescita e occupazione

Il segretario Pd presenta alla stampa il primo degli otto punti del programma per un governo di minoranza. Insiste sulla drammaticità della fase economica che sta attraversando il Paese. E si ritiene più fiducioso di Matteo Renzi sulla durata della legislatura: "Il problema è l'abbrivio, ma se parte, questo governo durerà". Nel pomeriggio incontra il premier a Palazzo Chigi in vista del Consiglio europeo


ROMA - All'indomani della direzione Pd, Pier Luigi Bersani passa all'azione e spinge il suo programma per un governo di minoranza. Il segretario democratico presenta infatti in conferenza stampa il primo degli otto punti del suo piano, ossia il capitolo dedicato a legalità e lotta alla corruzione. Nel pomeriggio incontra il premier Mario Monti - che ha invitato anche gli altri leader Silvio Berlusconi e Beppe Grillo - per uno scambio di opinioni sull'Ue in vista del Consiglio europeo del 14 marzo. Bersani e Monti, chiarisce una nota di Palazzo Chigi, "hanno esaminato il modo per l'Italia di orientare le politiche dell'Ue in favore di una maggiore attenzione alla crescita, all'occupazione e alla dimensione sociale della crisi, tenendo conto delle specificità nazionali". Hanno inoltre "discusso delle priorità che dovranno essere al centro del programma nazionale di riforme, che dovrà essere presentato dall'Italia entro il mese di aprile".

La nostra proposta è un dovere. "Tocca a noi fare una proposta, che non è una pretesa e tantomeno una mia pretesa, ma un dovere". Esordisce così Bersani in conferenza stampa, affermando che "è un dovere di responsabilità per il Pd dire "attraverso quale via può essere avviata la legislatura e data governabilità al Paese". Le otto proposte del centrosinistra per il governo del cambiamento "sono troppo poche rispetto a un programma di legislatura e di governo. E' ovvio. Ma per noi sono un inizio per la legislatura".

Recessione e sistema elettorale. "Il richiamo di Squinzi è da sottolineare -  continua il segretario Pd -  bisogna che teniamo gli occhi fissi sul drammatico passaggio di questa vita nazionale momento attuale che vede, da un lato, un paese in crisi profonda con una recessione drammatica e l'economia reale che preoccupa, dall'altro una situazione non più elettorale, ma parlamentare dove noi abbiamo quasi il doppio dei parlamentari della destra e quasi il triplo di quelli del M5S. In altri sistemi questo darebbe subito la governabilità: nel nostro balordo sistema elettorale la governabilità non è garantita. Di qui la nostra proposta: che non è una pretesa, ma un dovere. Un dovere e una responsabilità. Noi siamo per la responsabilità e il cambiamento".

Legalità cruciale per l'economia. Corruzione, concussione, traffico di influenze illecite, autoriciclaggio, falso in bilancio e scambio elettorale sono i punti della proposta presentata oggi. "Sono norme - sostiene Bersani - che non riguardano solo il grado di civismo, ma l'economia. E' il punto più cruciale: un paese che vuole tornare a crescere non può essere al 72/mo posto nella classifica dei paesi più corrotti.Non è vero che con l'onestà non si mangia, con l'onestà si mangia e si beve".

Grillo dia risposte serie, il Paese può morire
.  "Beppe Grillo non vuole diplomazia né scambi di sedie, io meno di lui. Bisogna dare risposte serie e non incappucciate", afferma poi il leader Pd a proposito dei  ripetuti rifiuti del leader M5S per un'intesa di governo. "E' difficile dire chi accende le micce - continua Bersani in merito alla frase di Grillo sulla violenza nelle strade e dello stato di tensione sociale nel paese - Io so che c'è un'enorme tensione in questo paese, ci sono tante situazioni al limite e ci vorrebbe grande senso di responsabilità, non bisognerebbe evocare niente di questo. Perchè questo paese può morire".

Sulla durata del governo più ottimista di Renzi. "Se il governo riesce ad insediarsi può durare a lungo", dice poi Il segretario democratico in risposta a Matteo Renzi, che ha detto di attendersi una legislatura breve. "Se c'è il cominciamento del governo- spiega - io sono più fiducioso di Renzi sulla durata. Perchè c'è una esigenza di governabilità e cambiamento. Il problema è l'abbrivio".

Accordo con il Pdl? Impresentabile. Bersani è tornato a escludere accordi di governo con il Pdl. "Non è presentabile agli occhi del Paese un accordo di governo tra noi e il Pdl", ha tagliato corto.

No alle passerelle, discutiamo in pubblico. Il segretario democratico ha poi respinto le critiche alle modalità della direzione fiume di ieri. "Preferisce le passerelle?", ha risposto a un cronista nel corso di una conferenza stampa. "Abbiamo a volte votato all'unanimità, a maggioranza. Noi siamo l'unica forza italiana che discute in pubblico. Se poi un dibattito mostra che c'è un partito pronto a essere un presidio, chapeau in questa situazione", ha detto. "Abbiamo discusso in streaming e votato dicendo 'c'è un partito che tiene una rottà", ha aggiunto.







 
(07 marzo 2013)


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