L'aumento da 2,5 miliardi affossa Mps.
"Approvazione piano il 24 settembre"
Il titolo della banca senese affossato dai timori per un aumento di capitale di entità pari alla capitalizzazione dell'istituto. Dal Monte precisano: mercoledì parte l'analisi del cda, approvazione prevista entro fine mese
MILANO - Precipita in apertura di Borsa il titolo di Mps, che scivola sul fondo del paniere principale con un tonfo di oltre quattro punti percentuali a 0,2075 euro nei primi minuti di contrattazioni, per poi recuperare leggermente verso il -3%. Il volume di scambi è elevatissimo: basta mezz'ora percé passi di mano quasi la metà delle azioni che vengono normalmente scambiate in un'intera giornata.
Dopo un week end intenso, a Cernobbio, con l'incontro tra il ministro dell'Economia, Saccomanni, e il commissario Ue, Almunia, sono emerse le richieste aggiuntive di Bruxelles sul piano del Monte: aumento di capitale da 2,5 miliardi, sforbiciata al portafoglio di Btp da 6 miliardi, freno ai derivati e ai costi per il personale. Rispetto ai rumors e alle anticipazioni, ha stupito l'ammontare della ricapitalizzazione: a piano era prevista per 1 miliardo, ma si supponeva potesse essere portata a 2 miliardi. L'ammontare definitivo è pari - grossomodo - alla capitalizzazione di Borsa di stamattina della banca senese. Goldman Sachs ha pubblicato un primo report preoccupato per la forte diluizione, ma dove mantiene il giudizio 'sell'.
L'ufficiliazzazione delle richieste europee è arrivata con una nota del Tesoro di domenica sera. Prima dell'apertura delle contrattazioni, lunedì, la stessa Mps ha comunicato al mercato: "Banca Mps conferma che è in corso di finalizzazione, in coordinamento con il Mef e la Banca d'Italia, il piano di ristrutturazione predisposto secondo le linee guida concordate con la Commissione europea". L'ipotesi che possa calare una nuova scure sui costi del personale mette tra l'altro in allarme i sindacati, che ribadiscono il proprio "no" ad altri tagli occupazionali. In una nota firmata Fabi, Fiba Cisl, Ugl e Uilca, in cui vengono prese le distanze dalla Fisac Cgil che ha avanzato iniziative di lotta e scioperi, le sigle sottolineano quindi che "non saranno tollerate ulteriori misure di contenimento dei livelli occupazionali e retributivi, rispetto a quelle già previste nel piano industriale e codificate nell'accordo de 19 dicembre 2012".
Nella nota si spiega poi che è previsto che il consiglio di amministrazione della banca avvii la discussione delle linee guida del piano rivisto già nel corso della prossima riunione, prevista per mercoledì 11 settembre, "al fine di poter pervenire all'approvazione dello stesso nel corso della riunione del consiglio di amministrazione prevista per il giorno 24 settembre 2013".
(09 settembre 2013)
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