Siria, Ban: "Solo Consiglio legittima forza".
Ma dal Congresso Usa primi sì al raid
Il segretario generale dell'Onu: "Azione Usa può scatenare altre violenze". Ma il presidente continua il pressing sui parlamentari per ottenere il via libera a un intervento "mirato". Il leader repubblicano della Camera Boehner lo appoggia. Israele, esercitazione missilistica nel Mediterraneo
Barack Obama ha chiesto al Congresso un voto in tempi rapidi per dare il via libera al raid in Siria e si è detto fiducioso di una decisione favorevole. "Non è l'Iraq, non è l'Afghanistan. Stiamo parlando di un raid limitato, proporzionato, che è un messaggio non solo ad Assad, ma anche ad altri che potrebbero pensare di usare armi chimiche anche in futuro", ha spiegato Obama. "È necessario rispondere all'attacco con armi chimiche in Siria: solo gli Stati Uniti hanno la capacita di fermare Assad", ha detto lo speaker repubblicano, John Boehner, andando di fatto incontro alla richiesta di via libera in tempi brevi avanzata da Obama al Congresso. A lui ha fatto eco il leader della maggioranza repubblicana alla Camera, Eric Cantor, che ha annunciato di aver deciso di sostenere la richiesta del presidente: ''Intendo votare per fornire al presidente degli Stati Uniti l'opzione di usare la forza militare in Siria'', ha affermato in un comunicato. Ed è quasi certa che il Congresso non negherà l'ok all'intervento la leader dei democratici alla Camera Usa, Nancy Pelosi, che ha aggiunto che la gente ha bisogno di saperne di più sulle informazioni che hanno spinto l'amministrazione Obama a concludere che Assad abbia ucciso centinaia di suoi cittadini utilizzando sostanze chimiche.
Anche il senatore democratico Carl Levin, presidente della Commissione difesa, si è detto convito che gli Usa s'apprestano a dare "un più robusto sostegno all'opposizione siriana". Levin ha parlato fra l'altro di armi anti-carro: non utilizzabili - ha detto - "contro di noi'
Francia annuncia riunione europea. Intanto, il presidente della Repubblica, François Hollande, ha spiegato che se il Congresso americano voterà contro l'intervento in Siria, la Francia non interverrà da sola e ha annunciato una riunione europea "nei prossimi giorni", senza dubbio durante il G20 di San Pietroburgo in Russia.
Israele: "Effettuati test missilistici con Usa". Dichiarazioni quelle del presidente degli Stati Uniti che seguono di poco l'annuncio di Israele di avere effettuato nel Mediterraneo un test missilistico congiunto con gli Usa. Il ministero della Difesa ha spiegato che alle 6,15 Gmt, le 8,15 italiane, sono stati effettuati lanci da una base dell'aviazione nel centro di Israele per testare i sistemi anti-missile. La dichiarazione chiarisce il giallo dei due "oggetti balistici" lanciati nel Mediterraneo orientale rivelati da radar russi. I media israeliani hanno riferito che il test sarebbe consistito nel lancio di missili Ankor Kahol, vettori realizzati da Israele a imitazione dei missili Shahab iraniani. Quindi il test serviva a provare il sistema di difesa anti-missile Hetz, già sperimentato nell'Oceano Pacifico, nel caso di un attacco da parte di Teheran. Notizia qualche ora dopo dal Dipartimento della Difesa Usa che ha confermato di "aver fornito assistenza tecnica e sostegno" al Ministero della Difesa israeliano per condurre un "test di difesa missilistica" sul Mediterraneo, che era previsto da molto tempo.
Questa mattina, dopo la notizia del lancio da parte dei russi, Israele aveva fatto sapere in un primo momento di non avere riscontri. Fonti della sicurezza siriana avevano poi confermato che nessun missile era caduto sul territorio siriano. Poco dopo l'ambasciata russa ha dichiarato che non c'erano segnali di un attacco missilistico o di esplosioni nell'area di Damasco.
Russia: "Ribelli dietro attacco chimico". La tensione sulla questione siriana resta alta. Il capo dei medici legali di Aleppo ha disertato dal regime di Assad. Lo afferma l'opposizione siriana, affermando che ha le prove del coinvolgimento del regime nel presunto attacco chimico su Aleppo di marzo. Mosca ha fatto sapere di avere le prove dell'uso di armi chimiche da parte dei ribelli siriani nell'attacco chimico del 21 agosto a est di Damasco. Lo sostiene l'ambasciatore siriano a Mosca, Riad Haddad, che dice: "Tutte le prove e gli elementi dimostrano che sono stati i gruppi armati dell'opposizione ad usare armi chimiche in quell'attacco". Fra queste ci sono "fotografie in cui sono visibili il luogo e l'orario del lancio del razzo".
Dopo la notizia del lancio di missili, oggi il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah ha ricevuto in un luogo segreto il presidente della commissione parlamentare iraniana per la politica estera e la sicurezza nazionale Alaeddin Boroujerdi per discutere del possibile attacco militare contro la Siria guidato dagli Stati Uniti.
La Russia ha inviato verso la Siria la nave da ricognizione Priazyovye per "raccogliere informazioni nell'area del conflitto in via d'intensificazione". Mosca, principale alleato di Damasco, mantiene una presenza costante con molte navi da guerra nell'est del Mediterraneo dall'inizio della crisi in Siria, due anni e mezzo fa.
Nuovi tweet di Papa Francesco. Il pontefice ha pubblicato nuovo tweet sul conflitto: "'Vogliamo che in questa nostra società, dilaniata da divisioni e da conflitti, scoppi la pace", ha scritto stamani sul social network, mentre in serata ha condannato con fermezza l'uso di armi chimiche.
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