mardi 17 septembre 2013

FED


Parte il summit della Fed,
le Borse mondiali alla finestra

Inizia la due giorni del Fomc, il braccio operativo della Banca centrale americana che discuterà il graduale stop agli stimoli straordinari. I mercati smaltiscono l'entusiasmo per l'esclusione di Summers dalla corsa alla successione dell'attuale governatore Usa, Bernanke: listini deboli e in attesa di novità. L'indice Zew sulla fiducia delle imprese tedesche vola oltre le attese, spread in area 245 punti

di RAFFAELE RICCIARDI

MILANO - Ore 14:30. Aumenta il nervosismo sui mercati in vista della due giorni di riunioni della Federal Reserve, che prende il via oggi e che secondo le aspettative di molti operatori darà il via al "tapering", la riduzione degli stimoli straordinari. Secondo il consensus di Bloomberg verranno tagliati gli acquisti di bond: dagli attuali 85 miliardi di dollari mensili si dovrebbe passare a quota 75. Un percorso soft, dunque, che comunque avvia i mercati verso una fase mai esplorata prima, così come senza precedenti sono state le misure fin qui adottate da Ben Bernanke per trascinare la prima economica del mondo fuori dalla crisi.

Proprio il ribaltone nella corsa per la successione del governatore americano, ieri, aveva dato lustro ai mercati, convinti che Janet Yellen - in pole position per la poltrona numero uno della Fed - possa usare il guanto verso gli investitori; Larry Summers avrebbe probabilmente usato un pugno di ferro, accelerando la ritirata dagli stimoli e l'innalzamento dei tassi. I mercati europei sono così contrastati, dopo i sostanziosi guadagni di ieri che hanno permesso al Dax di Francoforte di aggiornare il massimo storico. Proprio dalla Germania sono arrivati segnali incoraggianti sulla ripresa economica: l'indice Zew che traccia la fiducia delle imprese è salito a 49,6 punti, ai massimi dal dicembre 2009, e ha riportato un po' di ottimismo sui mercati. Si tratta infatti di un risultato nettamente migliore rispetto ai 42 punti del mese scorso e al consensus di 45 punti. Ad agosto, intanto, l'inflazione in Gran Bretagna ha segnato un +0,4% rispetto a luglio - a fronte del +0,5% del consensus - e un +2,7% su base tendenziale (in linea con consensus). E' aumentato il surplus commerciale europeo, che si è attestato a 18,2 miliardi a luglio. Nel frattempo Parigi segna -0,2%, in linea con Francoforte, mentre Londra arretra dello 0,4%.

Quanto all'Italia, si avvicina il giorno decisivo per il futuro politico di Silvio Berlusconi, oggi chiamato al messaggio televisivo che potrebbe rivelarne le intenzioni definitive. Il premier Enrico Letta ha detto chiaramente che, insieme al presidente della Repubblica, Napolitano, non può essere "il parafulmine" in questa situazione. Anche il vicepresidente della Commissione Ue, Olli Rehn, parlando alla Camera ha spiegato come "l'incertezza politica" freni "investimenti esteri e ripresa in Italia". L'attenzione dei mercati resta alta, con gli investitori che paventano la via delle urne anticipat, ma lo spread tra Btp e Bund si restringe lievemente a 245 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,4% sul mercato secondario. Il differenziale tra Bonos spagnoli e Bund è ora due punti più in basso.

Piazza Affari, il Ftse Mib annulla le perdite dopo lo Zew. Tra i singoli titoli si guarda con attenzione a Fiatdopo che le vendite del Lingotto in Europa continuano a risentire della debolezza del mercato italiano, anche se la quota di mercato complessiva non subisce tracolli. Resta osservata speciale Telecom, anche se il viceministro allo Sviluppo economico, Antonio Catricalà, ha detto che il "governo non deve preoccuparsi" perché i soci agiranno con saggezza. Fari anche su Mediobanca, che ha chiuso l'esercizio 2012-2013 in perdita per 180 milioni a seguito delle svalutazioni: salta il dividendo. Continuano a crescere, invece, gli utili di Prada - quotata ad Hong Kong -, anche se a ritmo inferiore rispetto al fatturato.

Negli Stati Uniti, in attesa del via al board della Fed, si registra la crescita dello 0,1% dei prezzi al consumo in agosto, dato in linea con le attese. Ieri Wall Street ha chiuso contrastata, mentre Apple paga ancora l'incertezza che circonda gli ultimi modelli di iPhone presentati e le relative politiche di prezzo. La notizia che Larry Summers si è fatto da parte nella corsa alla successione alla guida della Fed ha spinto però il Dow Jones (+0,77%) e lo S&P 500 (+0,57%), che durante la seduta ha rivisto quota 1.700 punti per poi ritracciare a 1.697,6. Il Nasdaq ha invece chiuso con il segno negativo, frenato proprio dal titolo di Cupertino: il listino tecnologico ha limato lo 0,12%. Oggi i future indicano un andamento prudente con i listini ancorati vicino alla pari.

In mattinata, la Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta in calo dello 0,65% sull'onda dell'attesa per le mosse della Fed. In chiusura l'indice Nikkei 225 delle blue chip ha lasciato sul terreno 93 punti attestandosi a 14.311 punti. L'indice esteso Topix ha ceduto lo 0,31%; ieri la Borsa nipponica era chiusa e oggi sono stati molto sostenuti i volumi, con 3,64 miliardi di azioni scambiate sul primo mercato. La debolezza si è fatta sentire anche sugli altri listini dell'area asiatica: la borsa di Hong Kong ha chiuso la seduta in calo dello 0,31%, netto ribasso per Shanghai che ha perso il 2,05%.

L'euro è in leggero rialzo nei primi scambi della mattinata sui mercati valutari europei. La moneta unica passa di mano a 1,3358 dollari (contro 1,3337 di ieri sera a New York) e a 132,34 yen. L'oro è poco mosso sui mercati asiatici: il metallo prezioso è scambiato a 1.314,51 dollari l'oncia (+0,1%). Il petrolio, sul mercato elettronico after hours di New York, è sceso fino a 105,77 dollari (contro 106,57 della chiusura di ieri). In flessione anche il Brent, a 109,62 dollari (-0,4%); si è trattato del terzo giorno consecutivo di ribassi, in scia alla distensione del fronte mediorientale e all'accordo tra Usa e Russia sul disarmo chimico della Siria.


(17 settembre 2013)

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