mardi 21 mai 2013




Firmato l'accordo per l'Opa sulla Camfin. Clessidra, Intesa e Unicredit con Tronchetti

Firmato l'accordo per l'Opa sulla Camfin.
Clessidra, Intesa e Unicredit con Tronchetti

Le banche e il fondo di Sposito avrebbero firmato i contratti di finanziamento necessari a dotare il veicolo che lancia l'offerta delle risorse necessarie a ritirare la holding dal mercato e accorciare la catena che dalla Marco Tronchetti Porvera & c porta al gruppo degli pneumatici

di SARA BENNEWITZ

MILANO - Dopo nove mesi di trattative, si starebbero definendo, in queste ore, gli ultimi dettagli propedeutici alla constituzione di una nuova società che avrà l'obbiettivo di lanciare l'offerta su Camfin e al fianco di Marco Tronchetti Provera accorciare la catena societaria che dalla Gpi porta alla Pirelli.

Clessidra, Intesa Sapaolo e Unicredit avrebbero appena firmato i contratti di finanziamento per dotare la scatola, attraverso cui verrà lanciata l'Opa, di tutte le risorse necessarie per promuovere l'offerta sul mercato che punta a ritirare da Piazza Affari la holding che controlla il 26,2% di Pirelli. La cordata che vince è un club deal di investitori tutti italiani, anche se in passato il numero uno della Bicocca aveva incontrato potenziali partner provenienti da tutto il mondo, dal Brasile alla Russia, dal Qatar agli Stati Uniti passando per la Cina. Ma alla fine, con il sostegno delle due maggiori banche italiane e del fondo di private equity che fa capo a Claudio Sposito, si è trovata la quadratura del cerchio e l'unione di intenti sul futuro del gruppo degli pneumatici e della holding che controlla Pirelli. Tronchetti Provera manterrà la gestione operativa della Bicocca, con l'obiettivo di rilanciare il business, potenziare le attività premium e raddoppiare gli utili del gruppo nell'arco di 4-5 anni.

Resta ancora da sciogliere l'incognita su cosa deciderà di fare la famiglia Malacalza, e domani dovrebbe esserci un incontro tra le banche italiane e la Ubs di Sergio Ermotti,e uno tra i legali delle parti coinvolte nell'operazione. Ma anche nel caso in cui la famiglia genovese decidesse di non accettare l'offerta, Clessidra, Intesa e Unicredit sono determinante ad andare avanti con l'operazione che punta ad accorciare la catena e dare ai soci Camfin direttamente azioni Pirelli. Se i Malacalza non accettasero l'Opa decidendo di restare azionisti con il 6,7% di Pirelli, il nuovo veicolo capitanato dal fondo di Sposito avrebbe circa il 12% del gruppo della Bicocca, e insieme a Tronchetti Provera e ai suoi soci storici in Gpi costituirrebbe un nocciolo duro che equivale a circa il 20% del capitale della società.

La risposta della società. Su richiesta della Consob, in relazione alle ennesime indiscrezioni di stampa e, in particolare,  all'articolo apparso sul sito del quotidiano 'La Repubblicà dal titolo 'Firmato l'accordo per l'Opa sulla Camfin', un portavoce della Mtp S. p. A. ribadisce che nessun accordo è stato raggiunto. Si ricorda che da lungo tempo, come noto, ci sono colloqui e contatti con investitori di natura industriale e finanziaria interessati ad accompagnare percorsi di razionalizzazione degli assetti proprietari di Camfin. 

 
(21 maggio 2013)


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