mardi 7 mai 2013





Francoforte vola ai nuovi massimi.
Wall Street aggiorna il suo record

Le Borse riprendono a correre dopo la pausa di ieri. In mattinata la performance di Tokyo, che con balzo del 3,5% è tornata ai livelli del 2008. Ancora rialzi per i listini americani nel pomeriggio. Nel mezzo, il record storico di Francoforte e una buona performance per Milano, che chiude il rialzo dell'1,5%. Lo spread scende in area 255 punti, l'euro chiude sotto 1,31 dollari


MILANO - Il record di Tokyo e la buona lena dei titoli bancari spingono le Borse europee, che si mettono alle spalle la debole seduta di ieri, colpita dalla prese di beneficio dopo il rally della scorsa settimana. In assenza di dati macro economici di rilievo, vola Francoforte che - trainata dai conti di CommerzBank e Allianz  - fissa un nuovo record storico per il Dax, il listino principale della Piazza tedesca. Sempre nel comparto finanziario viene accolta con ottimismo anche la trimestrale di SocGen. Gli investitori restano, quindi, fiduciosi in attesa delle prossime mosse dell'Unione europea per fronteggiare la crisi economica: sono sempre di più i paesi che chiedono meno austerità e più crescita, mentre ieri il presidente della Bce, Mario Draghi, ha ribadito di monitorare costantemente la situazione ed essere pronto ad intervenire ancora sul fronte della politica monetaria. Insomma non è escluso un altro taglio dei tassi se l'economia non dovesse ripartire.

In questo contesto a Milano, Piazza Affari si mette alle spalle le negative previsioni dell'Istat e chiude con un netto guadagno dell'1,53%: il Ftse Mib termina gli scambi sopra quota 17mila punti, ai massimi dal primo febbraio. Telecom è stata sotto i riflettori in vista del cda decisivo su alleanza con 3 Italia e scorporo della rete. Nel resto del Vecchio Continente, Londra chiude in rialzo dello 0,55%, Parigi dello 0,37% e Francoforte dello 0,86% dopo aver aggiornato i massimi storici a 8.206 punti. Brilla Wall Street: il Dow Jones - che ha aggiornato il record in avvio di seduta - avanza dello 0,3% come l'S&P 500, segue il Nasdaq a +0,2%. In discesa lo spread: la differenza tra Btp e Bund tedeschi si restringe a fine giornata a 256 punti base - sui livelli pre elettorali di fine gennaio - con i titoli italiani che rendono il 3,85%. L'euro scende in chiusura sotto quota 1,31 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,3085 dollari, dopo un top di 1,3131 dollari, sulla scia dei buoni dati sugli ordini industriali in Germania.

Sul fronte macroeconomico si registra un calo superiore alle attese della produzione industriale in Francia, a marzo scesa dello 0,9% su base mensile. In aumento del 2,2%, invece, gli ordini all'industria tedesca a marzo. Sempre a marzo, intanto, il prezzo della case negli Usa è salito dell'1,9% rispetto a febbraio, su base annuale invece l'aumento è  pari al 10,5%, il maggiore rialzo dal marzo 2006.

Conclusa la pausa festiva in corso da venerdì, in mattinata la Borsa di Tokyo ha riaperto i battenti facendo segnare i nuovi massimi dal giugno 2008, e issandosi al di sopra della soglia psicologica dei 14mila punti per la prima volta da quasi cinque anni. La tendenza al rialzo, oltre a risentire ancora dell'effetto galvanizzante dei dati positivi sull'occupazione negli Usa diffusi la scorsa settimana, è stata alimentata dal deprezzamento dello yen sui mercati valutari, del quale hanno beneficiato in primis i settori maggiormente esposti sul versante dell'export. In chiusura l'indice Nikkei dei 225 titoli-guida è salito così a quota 14.180,24 dopo aver guadagnato 486,20 punti pari al 3,55%: negli ultimi sei mesi l'indice si è apprezzato di quasi il 60%.

Sul fronte delle materie prime, il petrolio è in calo sui mercati internazionali dopo i rialzi degli ultimi quattro giorni: i contratti sul greggio Wti perdono lo 0,7% a 95,5 dollari al barile; in discesa rapida anche l'oro con consegna immediata che viene scambiato a 1.445 dollari l'oncia, un punto e mezzo in meno rispetto alle quotazioni della vigilia.

(07 maggio 2013)


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