Il fondo norvegese del petrolio
fa shopping di immobili
Il principale fondo con lo Stato alle spalle di tutto il mondo - arricchito dai proventi dei giacimenti petroliferi - si dedica all'acquisto di uffici, stabilimenti e grandi magazzini. Piazzata una serie di fiche da ben 6,5 miliardi di dollari
Il valore complessivo di questi asset, per il fondo norvegese, ha raggiunto la cifra ragguardevole di 6,5 miliardi di dollari - come riporta il Financial Times in apertura del suo sito -: anche se si tratta solo dello 0,9% degli asset complessivi, che raggiungono la bellezza di 720 miliardi di dollari, è un bel balzo rispetto al 2011. L'obiettivo dichiarato da Yngve Slyngstad, al timone del fondo, è arrivare al 5% degli investimenti nel settore immobiliare. Ovviamente le sue mosse sono studiate molto attentamente dagli osservatori, vista l'importanza del fondo: la sua decisione di rompere l'equilibrio tra bond e azioni (settori nei quali tradizionalmente il fondo investiva) in direzione dell'immobiliare. Lo stesso Slyngstad ha riconosciuto che "l'immobiliare è una complessa asset class. Una delle sfide per il momento è che non c'è più un giro d'affari così elevato come ci si potrebbe aspettare" in questo settore. Ma se la scommessa è stata lanciata proprio dal principale fondo 'statale' mondiale, c'è da credere che non sia stata troppo avventata.
(05 maggio 2013)
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