mercredi 15 mai 2013



Moody's: "Ripresa a rischio nell'Ue"
Piazza Affari ignora l'allarme e vola

L'agenzia di rating ha rivisto al ribasso le prospettive di crescita del Vecchio continente e del G20. La Francia è tornata in recessione, la Germania frena, male l'Italia che archivia il settimo trimestre in rosso. Il Giappone, intanto, torna ai livelli del 2007. Wall Street aggiorna i record

di GIULIANO BALESTRERI
MILANO - Seduta euforica per Piazza Affari a dispetto dai deboli segnali arrivati dal fronte macroeconomico: la Francia è tornata in recessione, la Germania ha evitato per un soffio il calo del Pil nel primo trimestre dell'anno (appena +0,1%) e l'Italia ha archiviato il settimo trimestre consecutivo in discesa. E, come se non bastasse, Moody's mette in guardia dai facili ottimismi: "La ripresa mondiale sta perdendo forza" si legge nell'aggiornamento del suo rapporto macro economico al 2014. L'agenzia di rating prevede un aumento del Pil nei Paesi del G20 dell'1,2% nel 2013 contro +1,9% stimato a febbraio e sottolinea che l'Eurozonacontinuerà ad attraversare una fase di recessione mentre negli Usa peseranno i tagli lineari del bilancio pubblico. La Cina, invece, proseguirà nella sua crescita, mentre nei paesi emergenti il Pil salirà del 5,5% nel 2013.

Insomma, a livello macroeconomico le Borse avrebbero pochi elementi per gioire, ma l'euforia continua a farla da padrona sui mercati. E così dopo una seduta in altalena Milano chiude in rialzo dell'1,03% ai massimi dallo scorso 29 gennaio. Insomma Piazza Affari resta maglia rosa del Vecchio continente e pure Wall Streetnon si lascia condizionare dall'ondata di dati negativi arrivati dagli Usa: dal calo dei mutui nella scorsa settimana (-7,3%) alla discesa dell'indice Empire a -1,43 punti dal +3,05 punti ad aprile, dalla contrazione dei prezzi alla produzione (-0,7%) alla produzione industriale (-0,5%). In questo contesto dopo il record di ieri, il Dow Jones è in rialzo dello 0,2% come l'S&P 500 aggiornando i nuovi massimi, mentre il Nasdaq recupera lo 0,3% si porta ai massimi da giugno 2000, quando era in piena bolla da New economy. A Piazza Affari tra i singoli titoli brillano Mps dopo l'annuncio di conti migliori delle attese e Mediaset che nella trimestrale pubblicata ieri ha lasciato intravedere la fine del crollo della pubblicità.

Nel resto del Vecchio continente Londra ha guadagnato lo 0,1%, Parigi lo 0,33% e Francoforte lo 0,23%. L'euro ha chiuso in calo a 1,2858 dollari e 131,50 yen, prossimo ai minimi di seduta, mentre lospread è rimasto stabile a quota 263 punti con i titoli di Stato italiani che rendono il 4%. Il tutto nonostante sul fronte macroeconomico si sia registrata la stagnazione dell'economia tedesca cresciuta solo dello 0,1% nel primo trimestre dell'anno rispetto ai precedenti tre mesi, dopo aver registrato un +0,7% nel quarto trimestre dell'anno scorso (dato rivisto dall'iniziale +0,6%). Su base annua, però, il PIl della Germania cala dell'1,4%, dopo essere rimasto invariato nel quarto trimestre. La Francia, invece, è entrata in recessione, con un calo dello 0,2% del Pil: si tratta del secondo trimestre consecutivo cui fa il paio la perdita del potere d'acquisto delle famiglie francesi. Lo scorso anno è sceso a un record negativo dello 0,9%. L'Ocse rileva un nuovo record per la disoccupazione nell'Eurozona al 12,1% a marzo dal 12% di febbraio.

Bene anche la Borsa di Tokyo che ha terminato questa mattina gli scambi in rally avanzando del 2,29%: l'indice Nikkei si attesta ai massimi da dicembre 2007, superando quota 15.000 fino ad attestarsi a 15.096,03 punti. Sul fronte delle materie prime, il petrolio è in calo sotto quota 93 dollari, mentre l'oro è sceso sotto la soglia dei 1.400 dollari.
(15 maggio 2013)


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