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Seduta in rosso per le Borse europee
A preoccupare gli investitori del Vecchio continente è anche l'andamento dei prezzi delle materie prime e l'allarme sulla tenuta dell'economia mondiale arrivato dalla Cina. Non aiutano gli acquisti neppure i timori dei consumatori tedeschi: la fiducia è rimasta su un livello elevato, sostenuta dal basso livello del costo del denaro e dall'andamento del mercato del lavoro, i dati raccolti da Gfk, però, dimostrano che i tedeschi mettono in conto un rallentamento dell'economia provocato dalla recessione che sta colpendo Italia, Spagna e Grecia. Proprio oggi è arrivata la conferma che la recessione spagnola è in peggioramento: il prodotto interno lordo del paese iberico nel secondo trimestre 2012 ha registrato una frenata dello 0,4% rispetto al primo, quando il ribasso era stato dello 0,3%. Il dato conferma la stima preliminare diffusa lo scorso 30 luglio.
Il Tesoro ha collocato sul mercato Ctz con scadenza maggio 2014 per complessivi 3 miliardi di euro, massimo ammontare prefissato, con rendimenti in deciso calo. Il tasso medio è sceso al 3,064% dal 4,86% del mese scorso, che era risultato il top da novembre 2011. Via XX Settembre ha anche venduto tutti i 750 milioni di euro di Btp indicizzati all'inflazione con scadenza 2016 e 2019. Sulla scadenza 2016 il tasso è sceso al 3,69%, in calo dell'1,51% rispetto all'asta precedente, mentre sulla scadenza 2019 il rendimento si è attestato al 4,39%. Intanto la Spagna ha fatto il pieno in un'asta di titoli a 3 e 6 mesi, collocando sul mercato 3,6 miliardi di bond contro un target massimo di 3,5 miliardi e con tassi in netto calo. Il rendimento medio sul trimestrale è crollato allo 0,946% dal 2,434% di luglio, mentre il tasso sul titolo a sei mesi è calato al 2,026% dal precedente 3,691%.
Sul fronte dei debiti sovrani lo spread, il differenziale di rendimenti tra Btp e bund tedeschi, è in crescita a 448 punti base con i titoli italiani che rendono il 5,7%. L'euro è in rialzo: la moneta europea vale 1,2569 dollari (1,2398 dopo la chiusura di Wall Street, ieri) e 98,63 yen.
Sul fronte macroeconomico il prezzo delle case nelle 29 aree metropolitane Usa sale dello 0,9% mensile destagionalizzato a giugno, più dell'atteso +0,5%. Lo rivela l'indice S&P/Case Shiller. Su base non destagionalizzata l'incremento a giugno è del 2,3%. Su base annuale i prezzi immobiliari crescono dello 0,5%. Cresce anche l'attesa per il Symposium della Federal Reserve a Jackson Hole: gli investitori aspettano di conoscere le nuove aspettative della Fed sull'economia. Grande assente Mario Draghi, il presidente della Bce sarà trattenuto in Europa "dagli impegni".
La Borsa di Tokyo termina gli scambi in calo dello 0,57%, scontando il rialzo dello yen, i timori sulla tenuta dell'economia cinese e il giudizio del governo nipponico sulla congiuntura economica, rivisto al ribasso ad agosto per la prima volta in 10 mesi a causa della frenata delle esportazioni. L'indice Nikkei scivola, quindi, di 52,10 punti, con i nuovi segnali del rallentamento cinese, visti i profitti delle grandi imprese del settore industriale calati a luglio del 5,4% su base annua.
Il petrolio apre in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dello 0,5% a 95,90 dollari al barile. Quotazioni in ribasso, invece, per l'oro: il metallo prezioso viene infatti scambiato sulla piazza di Singapore a 1.657,50 dollari l'oncia, in ribasso dello 0,4%.
Seduta in rosso per le Borse europee
Bene le aste in Italia e Spagna
Collocati 3 miliardi di Ctz e 750 milioni di Btp-i a tassi decrescenti. Crollano in asta i rendimenti di Madrid. Chiusura negativa per Tokyo dopo che il Giappone ha rivisto al ribasso le stime per la crescita economica. Nel fine settimana via al Symposium della Fed a Jackson Hole. Stabile l'euro.
di GIULIANO BALESTRERI MILANO - Complice l'evolversi della crisi spagnola, 1 seduta negativa per le principali Borse europee con Milano che ha chiuso in ribasso dello 0,13%, Londra dello 0,02%, Parigi dello 0,9%, Francoforte dello 0,64%. Seduta in ribasso anche Wall Street dopo che Fitch è tornata a sventolare lo spauracchio della revoca della tripla A se saranno confermate le possibili ricadute negative del cosiddetto Fiscal cliff, come il rallentamento dell'economia per effetto dell'aumento della pressione fiscale.A preoccupare gli investitori del Vecchio continente è anche l'andamento dei prezzi delle materie prime e l'allarme sulla tenuta dell'economia mondiale arrivato dalla Cina. Non aiutano gli acquisti neppure i timori dei consumatori tedeschi: la fiducia è rimasta su un livello elevato, sostenuta dal basso livello del costo del denaro e dall'andamento del mercato del lavoro, i dati raccolti da Gfk, però, dimostrano che i tedeschi mettono in conto un rallentamento dell'economia provocato dalla recessione che sta colpendo Italia, Spagna e Grecia. Proprio oggi è arrivata la conferma che la recessione spagnola è in peggioramento: il prodotto interno lordo del paese iberico nel secondo trimestre 2012 ha registrato una frenata dello 0,4% rispetto al primo, quando il ribasso era stato dello 0,3%. Il dato conferma la stima preliminare diffusa lo scorso 30 luglio.
Il Tesoro ha collocato sul mercato Ctz con scadenza maggio 2014 per complessivi 3 miliardi di euro, massimo ammontare prefissato, con rendimenti in deciso calo. Il tasso medio è sceso al 3,064% dal 4,86% del mese scorso, che era risultato il top da novembre 2011. Via XX Settembre ha anche venduto tutti i 750 milioni di euro di Btp indicizzati all'inflazione con scadenza 2016 e 2019. Sulla scadenza 2016 il tasso è sceso al 3,69%, in calo dell'1,51% rispetto all'asta precedente, mentre sulla scadenza 2019 il rendimento si è attestato al 4,39%. Intanto la Spagna ha fatto il pieno in un'asta di titoli a 3 e 6 mesi, collocando sul mercato 3,6 miliardi di bond contro un target massimo di 3,5 miliardi e con tassi in netto calo. Il rendimento medio sul trimestrale è crollato allo 0,946% dal 2,434% di luglio, mentre il tasso sul titolo a sei mesi è calato al 2,026% dal precedente 3,691%.
Sul fronte dei debiti sovrani lo spread, il differenziale di rendimenti tra Btp e bund tedeschi, è in crescita a 448 punti base con i titoli italiani che rendono il 5,7%. L'euro è in rialzo: la moneta europea vale 1,2569 dollari (1,2398 dopo la chiusura di Wall Street, ieri) e 98,63 yen.
Sul fronte macroeconomico il prezzo delle case nelle 29 aree metropolitane Usa sale dello 0,9% mensile destagionalizzato a giugno, più dell'atteso +0,5%. Lo rivela l'indice S&P/Case Shiller. Su base non destagionalizzata l'incremento a giugno è del 2,3%. Su base annuale i prezzi immobiliari crescono dello 0,5%. Cresce anche l'attesa per il Symposium della Federal Reserve a Jackson Hole: gli investitori aspettano di conoscere le nuove aspettative della Fed sull'economia. Grande assente Mario Draghi, il presidente della Bce sarà trattenuto in Europa "dagli impegni".
La Borsa di Tokyo termina gli scambi in calo dello 0,57%, scontando il rialzo dello yen, i timori sulla tenuta dell'economia cinese e il giudizio del governo nipponico sulla congiuntura economica, rivisto al ribasso ad agosto per la prima volta in 10 mesi a causa della frenata delle esportazioni. L'indice Nikkei scivola, quindi, di 52,10 punti, con i nuovi segnali del rallentamento cinese, visti i profitti delle grandi imprese del settore industriale calati a luglio del 5,4% su base annua.
Il petrolio apre in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dello 0,5% a 95,90 dollari al barile. Quotazioni in ribasso, invece, per l'oro: il metallo prezioso viene infatti scambiato sulla piazza di Singapore a 1.657,50 dollari l'oncia, in ribasso dello 0,4%.
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