jeudi 10 janvier 2013

Asta Bot, tassi ai minimi da gennaio 2010
Spread tra Btp e Bund scende sotto 260

Il Tesoro colloca titoli annuali con rendimento in forte calo allo 0,864%. Tensioni sul debito in calo con le parole di Mario Draghi e la decisione della Bce di tenere i tassi allo 0,75%. Bene anche l'asta spagnola, Piazza Affari consolida i guadagni, in calo gli altri listini. L'allarme di Juncker: "La disoccupazione minaccia l'Ue"

MILANO - Lo spread tra Btp e Bund decennali scende sotto la soglia dei 260 punti. Il differenziale di rendimento tra titoli italiani e omologhi tedeschi tocca un minimo di 256 punti, ai livelli di luglio 2011, poi chiude a quota 259 punti con i Btp che scambiano al 4,14% come non accadeva da novembre 2010. Ad accentuare la distensione, innescata già a inizio anno dall'accordo sul fiscal cliff e dalle norme di Basilea 3 poco penalizzanti per le banche, è stata l'asta di Bot annuali del Tesoro, con rendimenti al minimo dal gennaio 2010. Il ministero dell'Economia ha collocato 8,5 miliardi di euro di titoli a un tasso dello 0,864%, in calo rispetto all'1,456% della precedente asta, con una domanda pari a quasi 1,8 volte l'offerta. Anche la Spagna ha venduto in asta 5,8 miliardi di titoli (contro un target massimo fissato a 5 miliardi) con tassi ancora in calo: i titoli a 5 anni rendono il 3,98%.

Sulla frentata dei mercati azionari incide la decisione della Banca centrale europea che ha lasciato invariato allo 0,75% il costo del denaro e soprattutto le parole di Mario Draghi secondo cui il voto sarebbe stato unanime: si allonta, quindi, la possibilità di un nuovo taglio dei tassi. Pesa anche l'allarme lanciato dal presidente dell'Eurogruppo uscente, Jean Claude Juncker, che davanti al Parlamento europeo dice: "Il livello di disoccupazione è drammatico. La crisi non è finita".

A Milano Piazza Affari chiude le seduta in rialzo dello 0,72% (ai livelli dell'agosto 2011) e si conferma maglia rosa d'Europa: il Ftse 100 di Londra cresce dello 0,05%, il Dax di Francoforte perde lo 0,16%, il Cac 40 di Parigi cede lo 0,39% sulla scia di dati negativi sul pil. Poco mossa Wall Street dopo che i sussidi settimanali di disoccupazione sono aumentati oltre le attese nell'ultima settimana a 371mila dai 367mila della precedente settimana (gli analisti si attendevano 365mila richieste). Il Dow Jones è invariata come Nasdaq, mentre l'S&P avanza dello 0,1%.

Gli investitori italiani premiano ancora il comparto bancario milanese, mentre spicca la performance di Mediaset (segui il titolo in diretta). Da quando Silvio Berlusconi ha annunciato il suo ritorno in chiave elettorale, lo scorso 10 dicembre, la società del Biscione ha guadagnato quasi un terzo del suo valore. In apertura gli acquisti erano stati pilotati dall'agenzia di rating S&P, che aveva rilasciato giudizi incoraggianti sull'andamento economico del nuovo anno: "L'Eurozona uscirà dalla crisi già nel 2013, ma è cruciale l'esito del voto in Italia e Germania". Per capire come sarà il 2013 del Vecchio continente, quindi, bisognerà comunque aspettare febbraio per le elezioni italiane poi settembre per quelle tedesche. Indicazioni positive però sono arrivate anche dall'attivo commerciale cinese, cresciuto nel 2012 del 48,1% a 231,1 miliardi di dollari, mentre il volume del commercio estero è aumentato a un ritmo più lento degli anni precedenti. L'export è cresciuto del 7,9% a 2.050 miliardi e l'import del 4,3% a circa 1.820 miliardi.

L'euro chiude in deciso rialzo a 1,3208 dollari e 116,52 yen. Oggi, intanto, è stata presentata la nuova banconota da cinque euro. Il biglietto è il primo della serie di banconote "Europa" che entreranno in circolazione a maggio e renderanno più dura la vita dei falsari.

Sul fronte macroeconomico, la produzione industriale in Francia è salita dello 0,5% a novembre rispetto al mese precedente. Lo comunica l'istituto di statistica Insee. Il dato è migliore delle attese, pari a +0,1%. I prezzi al consumo in sono saliti a dicembre dello 0,3% rispetto a novembre e dell'1,2% su base annuale. Il PIl francese si contrae, invece, dello 0,1% nel quarto trimestre su base trimestrale. Lo rivela la Banca centrale nel suo rapporto mensile, confermando le sue precedenti stime. In Grecia, invece, si registra un nuovo record per il tasso di disoccupazione in ottobre: 26,8% rispetto al 26,2% di settembre.

In mattinata, la Borsa di Tokyo ha terminato la giornata con l'indice Nikkei in rialzo dello 0,7% a 10.652,64 punti con gli investitori che hanno acquistato titoli di società esportatrici giapponesi traendo vantaggio da un indebolimento dello yen, dopo che i mercati hanno raffreddato l'attesa di nuove misure accomodanti da parte della Boj. A sostenere il listino nipponico anche le aspettative sugli effetti di un ampio piano di rilancio economico in fase di approntamento da parte del governo. Sotto i riflettori Tepco (+14%), la società che gestisce la centrale di Fukushima: il governo avrebbe intenzione di attuare una politica "pro nucleare".

Sul fronte delle materie prime, le quotazioni del petrolio sono in  aumento a New York, dove le quotazioni salgono dell'1,18% a 94,18 dollari al barile. L'oro è stabile a 1.6657,70 dollari l'oncia.

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