Fitch toglie l'outlook negativo agli Usa
Mercati europei cauti, Milano in rialzo
A Piazza Affari continua il rally di Mps che poi si sgonfia a fine seduta, mentre emergono nuovi dettagli sullo scandalo derivati. Piazza Affari maglia rosa del Vecchio continente. Segnali positivi dall'agenzia di rating che allenta le pressioni sull'economia americana. La Banca centrale del Giappone alza le stime di prodotto lordo a +2,5%. Spread Btp-Bund a 250 punti
Complessivamente l'intera Piazza Affari si è mossa in rialzo con l'indice Ftse Mib che a fine giornata guadagna lo 0,96% a quota 17.897 punti, ai massimi dal luglio 2011 nonostante l'Istat abbia comunicato dati preoccupanti sul fronte della fiducia dei consumatori, con l'indice relativo che a gennaio è calato a 84,6 punti(85,7 a dicembre). Si tratta del livello più basso dall'inizio delle serie storiche, cioè dal gennaio del 1996. Male anche la situazione degli stipendi, che crescono meno dall'inflazione. Tra i singoli titoli italiani, spicca anche la performance di A2a (guarda il titolo) su stime di conti positivi. Nel resto del Vecchio continente, il Cac 40 di Parigi segna +0,07%, il Ftse 100 di Londra cresce dello 0,16%, mentre il Dax di Francoforte cede lo 0,32%. Dopo la chiusura positiva di venerdì, con lo S&P 500 che ha messo a segno la più lunga serie di rialzi dal 2004 ed ha terminato sopra la soglia psicologica dei 1.500 punti, gli indici della Piazza newyorkese si muovono con cautela. Il Dow Jones è invariato come l'S&P 500, mentre il Nasdaq avanza dello 0,3%.
Lo spread, la differenza tra il rendimento offerto dai Btp italiani decennali e dagli omologhi Bund tedeschi, è stabile a quota 250 punti base. La cedola dei bond italiani sul mercato secondario è del 4,2%. Il Tesoro ha assegnato oggi tutti i 4 miliardi di euro di Ctz 2014 con un rendimento in calo all'1,434%, ai minimi dal 26 marzo 2010, dall'1,884% dell'asta di dicembre. La domanda ha raggiunto i 5,8 miliardi di euro. Assegnati anche Btp indicizzati all'inflazione con scadenza 2018 per 2,63 miliardi di euro, meno del target massimo previsto di 2,75 miliardi, a fronte di una domanda che ha raggiunto 3,62 miliardi. Il rendimento medio è stato pari all'1,80%. Torna positivo, intanto, per la prima volta da giugno scorso il tasso sui titoli di Stato tedeschi con scadenza a un anno. Nell'asta odierna il rendimento medio è salito allo 0,1319% da -0,0085% precedente. Assegnati titoli per 2,07 miliardi di euro. La domanda ha raggiunto i 3,635 miliardi.
L'euro resta in linea con i livelli di apertura, con la moneta unica che viene scambiata a quota 1,345 contro il dollaro (1,3462 venerdì scorso alla chiusura di Wall Street). Lo yen è a quota 121,95.
A livello macroeconomico, negli Usa gli ordini di beni durevoli hanno segnato a dicembre un balzo mensile del 4,6% contro attese per un +2%. Bene anche l'indice Pmi di Chicago sull'attività manifatturiera, salito a 94,7 punti a dicembre dai 94,1 punti di novembre, calano a sorpresa, invece, i compromessi per la compravendita di case: sono scesi del 4,3% lo scorso dicembre. La decisione di rinviare a metà maggio il tetto dell'indebitamento per Washington ha invece allontanato il rischio che Fitch effettuasse un downgrade sul rating americano. La tripla A, per il momento, non è più sotto osservazione. Sul fronte corporate, Caterpillar ha annunciato utili netti in rialzo del 15% nel 2012 a 5,68 miliardi di dollari: 8,49 dollari ad azione, meno degli attesi 9,12 dollari.
Intanto buone notizie sono arrivate dall'Asia, dove il governo Giapponese ha rivisto in rialzo le stime di crescita del prodotto interno lordo (Pil) nell'esercizio a fine marzo 2014: sono passate a +2,5% da un precedente +1,7%. Nell'esercizio a fine marzo 2013, il Pil è atteso in crescita dell'1%, dopo essere salito solo dello 0,3% nel periodo precedente. A sostenere l'espansione dell'economia è soprattutto il miglioramento della domanda interna a seguito del massiccio piano di rilancio previsto dal nuovo governo guidato dal premier Shinzo Abe. Anche le recenti decisioni della Banca del Giappone (BoJ) in direzione di una politica monetaria più accomodante con un target di inflazione al 2% sono considerate un sostegno per la congiuntura del Paese. Per il nuovo esecutivo il prossimo bilancio segnerà anche un ritorno all'inflazione (+0,5%).
Le indicazioni sono arrivate dopo che la borsa di Tokyo aveva registrato una flessione dello 0,94% dell'indice Nikkei nella prima seduta di settimana. Sul listino, che ha inizialmente superato quota 11 mila punti (un livello che non toccava dall'aprile 2010) hanno pesato un lieve apprezzamento dello yen e soprattutto le attese per i risultati societari. Alla chiusura dei mercati Toyota ha annunciato vendite record nel 2012 (+22,6% a 9,75 milioni di auto) che le hanno consentito di riconquistare il primato tra le case automobilistiche. Nel resto dell'Asia spicca la performance di Shanghai (+2,41%); le indicazioni positive riguardano l'andamento dei conti delle società industriali cinesi. I profitti delle maggiori industrie dell'ex Celeste impero sono infatti saliti l'anno scorso del 5,3% rispetto al 2011. Nel solo dicembre l'aumento è stato di ben 17 punti percentuali. Bene anche la fiducia dei consumatori sudcoreani, al picco degli ultimi otto mesi.
Quanto alle materie prime, il petrolio è in rialzo sul mercato elettronico di New York con i contratti sul Wti con consegna a marzo che vengono scambiati a 96,04 dollari al barile; il Brent sale a 113,28 dollari. Andamento al rialzo anche per l'oro, che sui mercati dell'Asia viene scambiato a 1.660,10 dollari l'oncia.
(28 gennaio 2013)
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