mardi 8 janvier 2013






Monti: "Emergenza economica non è finita,
aumento delle tasse colpa di irresponsabili"

ROMA -  "L'emergenza non è finita, abbiamo superato l'emergenza finanziaria, ma siamo in emergenza economica e sociale che richiede continuità di azione in profondità ed è più subdola dell'emergenza finanziaria". Lo afferma il premier uscente, Mario Monti, che a 'Checkpoint' su Tgcom24, non risparmia attacchi a una parte della sinistra che, a suo avviso, soffoca la crescita. ''Non dico tutta, ma una parte della sinistra - ha detto il professore -, pone molta attenzione in teoria all'aspetto disuguaglianze, ma spesso soffoca i meccanismi per la crescita, che sono basati su efficienza produttitvità e competitività".

Spread sociale. Il professore, poi, rispondendo a una domanda sulle affermazioni di ieri di Benedetto XVI sulla necessità di combattere lo "spread sociale", la distanza tra ricchi e poveri, ha dato ragione a Benedetto XVI: "Il Papa ha ragione, l'ha chiamato spread e si tratta effettivamente di un differenziale sempre maggiore", ha detto Monti. "Negli ultimi anni si è sorvolato troppo sull'uguaglianza, pensando che la crescita risolvesse tutto - ha proseguito il premier uscente -. Si sono ridotte le distanze tra Paesi ricchi e poveri, ma nei singoli Paesi si è accrescita a dismisura la differenza tra chi sta meglio e chi sta peggio, anche perché si è demonizzato il sistema fiscale. La mia intenzione e quella di tutti è che gli italiani paghino meno tasse, ma negli anni scorsi si

è ritenuto quasi un furto che lo Stato chiedesse le tasse ai cittadini".

Riforme e tasse. "Occorre mobilitare i riformatori: la mia offerta fa capo alla società civile, vuole mobilitarla" e vuole mobilitare i "riformatori" per cambiare il Paese "altrimenti i sacrifici fatti dagli italiani andrebbero dispersi con una nuova crisi finanziaria prima o poi", ha insistito il professore che, poi, ha aggiunto di essere stato 'costretto' ad aumentare le tasse ''perché alcuni irresponsabili hanno portato a quella situazione'' finanziaria, ''ma adesso che il Paese è salvo c'è una prospettiva di ''riduzione graduale delle tasse''.
(08 gennaio 2013)

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