mardi 29 janvier 2013


Asta Bot, tassi ai minimi da marzo 2010
Borse Ue in ripresa dopo dati americani

Il Tesoro ha collocato 8,5 miliardi di titoli semestrali con una cedola dello 0,731%, bissato il successo dell'asta di Ctz di ieri.  Fari accesi sul titolo Mps, Milano chiude poco sotto la parità, mini rimbalzo dei principali listini europei

MILANO - Dopo il successo dell'asta di Ctz a due anni di ieri, con tassi in calo all'1,434%, il Tesoro concede il bis piazzando 8,5 miliardi di Bot semestrali a un tasso dello 0,731%, il minimo dal marzo 2010 (lo stesso livello raggiunto dai Ctz). Positiva la domanda da parte degli investitori, che hanno inoltrato richieste di acquisto per 1,646 volte l'offerta prevista.

Nonostante il buon esito dell'asta, Piazza Affari ha condotto l'intera seduta in territorio negativo prima di azzerare le perdite e chiudere a -0,03%. A Milano è ancora il Monte dei Paschi (segui in diretta) a tenere banco; dopo le nuove rivelazioni e le accuse di truffa nei confronti dei manager, il titolo registra ancora scambi con volumi sostenuti. Crollo, tra i titoli a minore capitalizzazione, per Seat Pagine Gialle (segui in diretta); ieri, a mercati chiusi, ha annunciato di non pagare la cedola semestrale (42 milioni) sui prestiti obbligazionari. Pesante anche Saipem (segui in diretta). Lo spread, con la differenza tra il rendimento offerto dai Btp decennali e i Bund tedeschi, si attesta a 247 punti base, per una cedola sul mercato secondario del 4,15 per i titoli italiani.

Le altre Borse europee chiudono in lieve ripresa dopo i dati provenienti dagli Stati Uniti dove i prezzi delle abitazioni nelle principali metropoli sono calati dello 0,1% in novembre rispetto al mese precedente mentre sono cresciuti del 5,5% su base annua. In discesa la fiducia dei consumatori cala in gennaio a 58,6 punti dai 66,7 di dicembre, ai minimi da novembre 2011. Occhi puntati quindi sulla Fed, che oggi e domani riunisce il suo braccio operativo (Fomc). Francoforte ha guadagnato lo 0,2%, Parigi lo 0,13%, Londra, maglia rosa, sale dello 0,71%. A Wall Street il Dow Jones guadagna lo 0,4% come l'S&P 500, mentre il Nasdaq è invariato.

E' stata invece fissata al 7 marzo la data di pubblicazione dei risultati degli stress test che la Federal Reserve sta conducendo su alcune banche americane. Ieri sera Yahoo! ha annunciato una crescita dei ricavi che mancava da quattro anni, mentre oggi Ford ha riportato un utile trimestrale oltre le attese a 1,6 miliardi di dollari. Positivi anche i risultati di Pfizer, che nell'intero 2012 ha visto crescere i profitti del 46% a 14,6 miliardi.

In Germania si registra intanto una leggera crescita per la fiducia dei consumatori. La rilevazione della Gfk mostra per febbraio un indice a 5,8 rispetto a 5,7 di gennaio. Nonostante un difficile quarto trimestre 2012, "i consumatori prevedono una ripresa dell'economia nel corso dell'anno". Stabile invece ad 86 punti la fiducia delle famiglie francesi. Tornando alla situazione tedesca, le stime sulla crescita per il 2013 secondo la Bdi, cioè la Confindustria di Germania, sono del +0,8%, un dato migliore rispetto alle valutazioni governative che danno la crescita per l'anno in corso allo 0,4%. L'inflazione annua nell'area Ocse è invece rimasta stabile a dicembre 2012 all'1,9%, con dati fermi sia per il tasso di aumento dei prezzi dell'energia (+2,9%) sia per quello del cibo (+2,1%). In Italia la corsa dei prezzi ha lievemente rallentato: 2,3% dal 2,5% in novembre.

I titoli finanziari, sull'ottimismo dei dati trimestrali, spingono al rialzo la Borsa di Tokyo che termina gli scambi con un guadagno dello 0,39%. L'indice Nikkei, dopo un avvio negativo, inverte la rotta con l'indebolimento dello yen e chiude in progresso di 42,41 punti, a quota 10.866,72, malgrado la prudenza degli investitori; il volume di scambi è sì stato piuttosto elevato, con 3,47 miliardi di azioni passate di mano sul mercato primario, ma la scena è stata dominata dagli investitori nazionali. Quelli stranieri si sono rivelati più cauti (ma comunque sempre concentrati sul settore dei finanziari), nell'attesa dell'imminente riunione del braccio operativo della Fed (che si concluderà domani) e dei dati sul mercato del lavoro Usa relativi al mese di gennaio (venerdì).

I dati positivi sull'acquisto di beni durevoli negli States hanno comunque influenzato le altre piazze asiatiche: in testa ai listini si è collocata Sydney (+1,11%), anche grazie al balzo della fiducia delle imprese registrato a gennaio, seguita da Seul (+0,84%), spinta dalle prospettive positive del settore manifatturiero per febbraio. E' rimasta sostanzialmente invariata (-0,01%) Hong Kong. Sempre guardando a Est, infine, la Banca Centrale indiana ha ridotto il proprio tasso di riferimento di 25 punti base al 7,75%.

Sul fronte dei cambi, l'euro passa di mano a 1,3464 dollari (1,345) e a 122,144 yen, con il dollaro/yen a 90,71. Il petrolio guadagna oltre l'1% attestandosi a 97,56 dollari al barile. Rialzo anche per l'oro, sui mercati asiatici, a 1.661,95 dollari con un guadagno dello 0,4%. 
(29 gennaio 2013)


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