mardi 11 décembre 2012

La visión está sostenida en la generación de soluciones inteligentes.

Piazza Affari rimbalza dell'1,5%
Lo Zew allontana l'effetto Berlusconi

I mercati finanziari non hanno ancora digerito la caduta del governo Monti. E sul Vecchio Continente regna sempre l'incertezza, complice anche l'attesa per gli sviluppi negli Stati Uniti sul Fiscall Cliff. Le Borse tuttavia provano il rimbalzo, dopo i dati tedeschi sulla fiducia delle imprese apparsi migliori del previsto

MILANO - Mercati europei con gli occhi puntati ancora sull'Italia, dove, dopo le dimissioni del governo Monti, si respira un'aria di instabilità. Il ritorno in campo dell'ex premier Silvio Berlusconi spaventa gli investitori, perché potrebbe essere interrotta la strada del risanamento intrapresa finora. Lo spread, il differenziale tra i titoli di Stato italiani e tedeschi a dieci anni, dopo essere salito fino a 358 punti base, è tornato a 340 punti, grazie alla parole di Maria Cannata, il direttore generale del debito pubblico. Durante un incontro con la comunità finanziaria, ha spiegato di aspettarsi una leggera tensione dello spread in occasione della tornata pre-elettorale e di stimare un 2013 "tranquillo". Domani in Italia è prevista un'asta di Bot a 12 mesi da 6,5 miliardi. Oggi la Spagna ha raccolto 3,89 miliardi con tassi in calo. L'euro è stabile a 1,29 nei confronti del dollaro.

Un po' di ottimismo è arrivato dalla Germania, dove l'indice Zew che misura il sentiment relativo ai prossimi mesi si riporta in segno positivo a dicembre attestandosi a 6,9 punti dai -15,7 di novembre. Le attese erano per un miglioramento contenuto a -11,3 punti. Sale a 5,7 da 5,4 l'indicatore relativo alla situazione corrente. Piazza Affari prova a recuperare terreno e chiude in rialzo dell'1,51%, mentre Londra si ferma sulla parità. Francoforte è salita dello 0,78%, Parigi dello 0,94%, grazie ai dati sull'occupazione apparsi migliori del previsto. Nel terzo trimestre, il governo prevedeva di perdere 50mila posti di lavoro, invece ne sono stati persi 41mila.

Alla chiusura delle Borse europee, Wall Street si rafforza: Dow Jones +0,8%, S&P +0,9%, Nasdaq +1,3%. Negli Usa, il deficit della bilancia commerciale è salito in ottobre a 42,24 miliardi di dollari dai 40,28 di settembre, cifra rivista al ribasso dalla stima preliminare di 41,55 miliardi riportata un mese fa e in linea con le attese. L'attesa però è per la due giorni di lavoro della Fed, la banca centrale, che dovrà dare il suo punto di vista sull'economia del Paese e per il 'fiscal cliff' in Usa, il cosiddetto precipizio fiscale atteso per gennaio, in cui il governo Obama si vedrà costretto ad aumentare le tasse e diminuire la spesa pubblica.

Quanto alla Grecia, il termine dell'operazione di riacquisto sul debito pubblico è stato prolungato per consentire di arrivare all'obiettivo annunciato di 30 miliardi. Contrariamente alle prime indicazioni, alla scadenza originale erano stati consegnati circa 26/27 miliardi. La notizia non ha disturbato più di tanto il recupero in corso dello spread, sceso sotto quota 1.200 punti base per la prima volta dall'agosto 2011.

Il petrolio è in lieve rialzo sui mercati asiatici a 85,71 dollari per la qualità Wti (+15 cent) e a 107,59 dollari per il Brent (+26 cent).

La Borsa di Tokyo ha chiuso debole: Il Nikkei ha perso lo 0,09% a 9.525,32 punti, il Topix sull'intero listino ha ceduto lo 0,31% a 786,07 punti.
(11 dicembre 2012)

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