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Wall Street dice "sì" all'Ice
L'operazione, approvata dai consigli di amministrazione delle due società, dovrebbe chiudersi - si legge in una nota - nella seconda parte del 2013 ed è soggetta all'approvazione delle autorità di regolamentazione in Europa e negli Stati Uniti e al via libera degli azionisti delle due società: "Ice è impegnata a preservare il marchio Nyse Euronext. Ice manterrà un doppio quartier generale ad Atlanta e New York. Il quartier generale di New York sarà nell'edificio di Wall Street e saranno aperti nuovi uffici a Midtown nel giugno 2013. Ice intende valutare l'initial public offering di Euronext dopo la chiusura dell'acquisizione se le condizioni di mercato e le autorità europee la sosterranno. Jeffrey C. Sprecher continuerà a essere l'amministratore delegato" della società che nascerà dall'unione. Scott Hill sarà il chief financial officer. Duncan Niederauer sarà il presidente della società nascente e l'amministratore
delegato del gruppo Nyse. Quattro membri del consiglio di
amministrazione di Nyse Euronext entreranno nel cda di Ice che sarà
ampliato a 15 membri.
Il via libera all'operazione mette quindi fine a quasi due secoli di indipendenza del 'Big Board', uno dei simboli del capitalismo americano, ma - soprattutto - potrebbe riaprire il risiko delle Borse, sulla scia della battaglia che si era verificata nel 2011. Ice specializzata nel trading di energia e commodity si rafforzerebbe con Nyse mettendo le mani sul mercato dei future di Londra, Liffe. Fondata nel 2000, Ice ha una capitalizzazione di mercato di 9,3 miliardi di dollari, superiore ai 5,8 miliardi di dollari di Nyse Euronext.
La proposta di fusione è arrivata a poco più di un anno di distanza dal precedente tentativo di Ice che, nel 2011, si era alleata con Nasdaq e aveva presentato un'offerta per rilevare Nyse per 11 miliardi di dollari. Un tentativo naufragato anche per le autorità di regolamentazione, con il Dipartimento di Giustizia americano che aveva espresso i propri dubbi sull'effetto che il matrimonio avrebbe avuto sulla concorrenza, "sostanzialmente eliminandola" in diverse aree.
L'affondo di Ice e Nasdaq prendeva le mosse dall'ipotesi di unione fra Nyse e Deutsche Boerse, che avrebbe creato un colosso con quattro volte i ricavi del London Stock Exchange. Un matrimonio al quale l'Unione europea aveva detto no perché avrebbe creato un "quasi-monopolio" sul mercato dei derivati del Vecchio continente.
Wall Street dice "sì" all'Ice
Nasce la prima Borsa mondiale
Offerta da 8,2 miliardi di dollari, in contanti e azioni, per creare il più grande operatore globale, dal mercato delle materie prime a future e derivati. Ai soci del Nyse il 36% del nuova società. Nel 2011 erano stati offerti 11 miliardi
MILANO - Intercontinental Exchange ha acquistato Nyse Euronext, il gestore di Wall Street, la Borsa di New York, per 8,2 miliardi di dollari, tra contanti e titoli: gli azionisti del Nyse avranno il 36% delle azioni della società. Dall'operazione Ice-Nyse Euronext nasce così il primo operatore mondiale nel campo della finanza e Ice, leader nelle transazioni sulle materie prime e il petrolio, si aggiudica la gestione dei mercati azionari di Parigi, Bruxelles, Amsterdam e Lisbona e il mercato europeo dei derivati Liffe.L'operazione, approvata dai consigli di amministrazione delle due società, dovrebbe chiudersi - si legge in una nota - nella seconda parte del 2013 ed è soggetta all'approvazione delle autorità di regolamentazione in Europa e negli Stati Uniti e al via libera degli azionisti delle due società: "Ice è impegnata a preservare il marchio Nyse Euronext. Ice manterrà un doppio quartier generale ad Atlanta e New York. Il quartier generale di New York sarà nell'edificio di Wall Street e saranno aperti nuovi uffici a Midtown nel giugno 2013. Ice intende valutare l'initial public offering di Euronext dopo la chiusura dell'acquisizione se le condizioni di mercato e le autorità europee la sosterranno. Jeffrey C. Sprecher continuerà a essere l'amministratore delegato" della società che nascerà dall'unione. Scott Hill sarà il chief financial officer. Duncan Niederauer sarà il presidente della società nascente e l'amministratore
Il via libera all'operazione mette quindi fine a quasi due secoli di indipendenza del 'Big Board', uno dei simboli del capitalismo americano, ma - soprattutto - potrebbe riaprire il risiko delle Borse, sulla scia della battaglia che si era verificata nel 2011. Ice specializzata nel trading di energia e commodity si rafforzerebbe con Nyse mettendo le mani sul mercato dei future di Londra, Liffe. Fondata nel 2000, Ice ha una capitalizzazione di mercato di 9,3 miliardi di dollari, superiore ai 5,8 miliardi di dollari di Nyse Euronext.
La proposta di fusione è arrivata a poco più di un anno di distanza dal precedente tentativo di Ice che, nel 2011, si era alleata con Nasdaq e aveva presentato un'offerta per rilevare Nyse per 11 miliardi di dollari. Un tentativo naufragato anche per le autorità di regolamentazione, con il Dipartimento di Giustizia americano che aveva espresso i propri dubbi sull'effetto che il matrimonio avrebbe avuto sulla concorrenza, "sostanzialmente eliminandola" in diverse aree.
L'affondo di Ice e Nasdaq prendeva le mosse dall'ipotesi di unione fra Nyse e Deutsche Boerse, che avrebbe creato un colosso con quattro volte i ricavi del London Stock Exchange. Un matrimonio al quale l'Unione europea aveva detto no perché avrebbe creato un "quasi-monopolio" sul mercato dei derivati del Vecchio continente.
(20 dicembre 2012)
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