mercredi 19 décembre 2012

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Crollano le quotazioni in Borsa nel 2012
ma l'Europa mostra i primi segni di ripresa

Il capitale raccolto da nuove quotazioni nel mondo è sceso in un anno del 30 per cento e il numero di operazioni del 37 per cento. Ma nell'ultimo trimestre le Ipo sono tornate a crescere negli Usa e nel Vecchio Continente. Il report di Ernst&Young

di LUCA PAGNI
MILANO - Non è stato un grande anno per le nuove quotazioni in Borsa. La crisi dei debiti pubblici in Europa ha provocato un rallemtamento delle operazioni di sbarco sui listini di tutto il mondo. Difficile avventurarsi nelle piazze finanziarie nel momento in cui i listini oscillano pericolosamente e gli investitori sono più occupati a guardare il movimento degli spread piuttosto che i fondamentali di una società.

Premessa necessaria per spiegare come mai nel corso del 2012, il capitale raccolto in giro per il mondo grazie alle nuove quotazioni (pari a 118,5 miliardi di dollari) è sceso del 30% rispetto alla stagione precedente e il numero di nuove società quotate del 37% (768 Ipo): nel 2011 le operazioni complessive furono 1.225 per un totale di 170 miliardi di dollari. Al conto bisognerà però aggiungere le quotazioni delle ultime settimane dell'anno: saranno una cinquantina per altri 6 miliardi. Lo sostiene l'ultimo

E anche se nel quarto trimestre dell'anno, globalmente le Ipo sono calate del 46%, i segnali sono incoraggianti soprattutto in Europa e negli Stati Uniti. In particolare, nella prima dove le quotazioni hanno registrato una significativa crescita ripsetto al resto dell'anno. "Guardando al 2013 - ha detto Paolo Zocchi, strategic growth markets leader per la sub-area mediterranea - ci aspettiamo un outlook migliore, con un rafforzamento dell'economia usa che trainerà la ripresa, seguito nella seconda parte dell'anno da Europa e Asia. Riduzione della volatilità dei mercati, azioni da parte delle banche centrali e prospettive economiche migliori ci fanno pensare che il 2013 potrebbe essere il giusto momento per quelle società che stanno pianificando una quotazione". Nel 2012 i settori più attivi sono stati technology, servizi finanziari, industriale, energy e materials. Stesso trend è previsto per il 2013.

 
(19 dicembre 2012)

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