mardi 18 décembre 2012

La visión está sostenida en la generación de soluciones inteligentes.

Usa verso l'intesa sul fiscal cliff
Acquisti sulle Borse, spread in calo

I repubblicani propongono al presidente Obama un aumento delle tasse sui redditi più alti per scongiurare aumento delle imposte e taglio alla spesa pubblica a gennaio. Bene le stime di crescita della Cina, mentre il Giappone annuncia una politica di allentamento monetario senza limiti. Differenziale Btp-bund poco sopra i 300 punti

MILANO - I segnali di distensione in arrivo dagli Stati Uniti e lo stato di salute dell'economia cinese insieme all'aggressiva politica monetaria giapponese spingono i mercati verso il rally di Natale. Negli Usa si registra il nuovo incontro tra il presidente democratico Barack Obama e lo speaker della Camera, il repubblicano John Boehner, per discutere la questione "fiscal cliff": i falchi repubblicani sarebbero pronti a offrire un aumento delle tasse per i redditi più alti per evitare un taglio della spesa. Intanto, il deficit corrente scende al 2,7% del Pil, pari a 107,5 miliardi di dollari nel terzo trimestre, ai minimi da quasi due anni e cioè dal quarto trimestre del 2010. Segnali positivi dalla Cina dove il governo ha fissato al 7,5% l'obiettivo di crescita per il prossimo anno con l'inflazione al 3,5%, mentre in Giappone il neo premier Abe sostiene una politica di allentamento monetario senza limiti a patto che i prezzi non aumentino più del 2% su base annua.

Si allenta anche la pressione sul fronte del debito pubblico italiano: lo spread tra Btp e Bund è in calo a 303 punti base con i titoli italiani che rendono il 4,44%. E così, Piazza Affari ha chiuso in rialzo dello 0,9%, Londra dello 0,4%, Francoforte dello 0,64%, Parigi dello 0,29%. In rialzo l'euro a 1,3182 dollari contro 1,3162 registrato alla chiusura di Wall Street. Contro lo yen la moneta unica passa di mano a 110,51. Alla chiusura delle Borse europee, il Dow Jones cresce dello 0,59%, l'S&P 500 dello 0,9% e il Nasdaq dell'1,1%. 

La Spagna, intanto, ha raccolto 3,523 miliardi di euro emettendo titoli di stato con scadenza a 3 e 6 mesi, nell'ultima asta di finanziamento dell'anno con tassi di interesse in calo sui 3 mesi all'1,195% dall'1,254% e per i 6 mesi all'1,609% dall'1,669%. E proprio oggi Deutsche Bank, Barclays e la compagnia di assicurazione francese Axa sono entrate nel capitale della "Sareb", la "bad bank" creata dal governo spagnolo per assorbire gli asset illiquidi che pesano sui portafogli degli istituti di credito in seguito all'esplosione della bolla immobiliare: l'investimento totale delle tre società è pari a 524 milioni di euro.

In mattinata la Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,96% dopo aver toccato per il secondo giorno consecutivo i massimi degli ultimi otto mesi e mezzo. La vittoria dei liberaldemocratici alle elezioni per la Camera bassa ha trascinato i listini, nonostante le prese di beneficio sui titoli del comparto energetico. L'indice Nikkei si è attestato a quota 9.923,01 dopo aver toccato anche i 9.967,24. L'indice Topix ha guadagnato l'1,1% e ha raggiunto quota 816,85.

Sul fronte delle materie prime, il petrolio è in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono di 45 cent a 87,65 dollari al barile.
 
(18 dicembre 2012)

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