jeudi 18 juillet 2013

Mercados



Borse europee in rialzo, spread a 285
Dopo Bernanke, l'attesa è per il G20

I listini del Vecchio continente provano a consolidare il rimbalzo di ieri dopo le rassicurazioni della Fed secondo cui la politica monetaria resterà accomodante ancora a lungo. Inizia oggi l'incontro dei grandi della terra a Mosca

di GIULIANO BALESTRERI

MILANO - In attesa dell'esito della tre giorni del G20 in Russia centrata sul lavoro e grazie ai buoni dati sull'occupazione negli Stati Uniti, i mercati provano a consolidare il rimbalzo di ieri alimentato dalle parole del presidente della Fed, Ben Bernanke, che ha promesso una "politica monetaria estremamente accomodante a lungo". Per la verità il banchiere americano non ha detto nulla di nuovo rispetto ai suoi precedenti interventi, ma ha chiarito che "non c'è un corso prestabilito" per il tapering (l'uscita cioè dal piano di intervento della Fed da 85 miliardi di dollari al mese sotto forma di acquisto di Bond) e qualunque decisione sarà legata all'andamento dell'economia. Di più: Bernanke ha fissato come soglia il 7% della disoccupazione, lasciando intendere che gli aiuti dureranno ancora a lungo e ribadendo che la fine degli stimoli non coinciderà con l'inizio di una politica monetaria restrittiva. A preoccupare gli investitori oggi sono piuttosto alcune trimestrali a cominciare da Interl che ha registrato un calo degli utili e tagliato le stime sul fatturato 2013, spingendo alla vendite il comparto tecnologico.

A sostenere le quotazioni sono arrivate anche le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, calate di 24mila unità a quota 334mila nel corso dell'ultima settimana: un dato migliore delle attese degli analisti che si attendevano una flessione più contenuta a quota 340mila. Delude, invece, il superindice rimasto invariato a giugno (era atteso un incremento dello 0,3%), mentre l'indice sull'attività economica di Philadelphia è salito a 19,8 punti in luglio dai 12,5 di giugno, ai massimi dal marzo 2011 e oltre le attese degli analisti che si attendevano una flessione a 7,7.

Bene Wall Street dove - alla chiusura dei mercati europei - il Dow Jones sale dello 0,7% dopo il record di ieri, l'S&P 500 avanza dello 0,6% e il Nasdaq dello 0,4%. In questo contesto a Milano, Piazza Affari chiude in rialzo del 2,28%, mentre nel resto del Vecchio continente Londra sale dell'1% come Parigi, mentre Francoforte avanza dello 0,6%. Ancora sotto pressione il debito pubblico italiano con lo spread, la differenza di rendimento tra Btp e Bund tedeschi, che prima sale oltre quota 300 poi ritraccia sotto quota 290 punti: il rendimento del Btp è al 4,4%. Chiusura stabile per l'euro sotto quota 1,31 dollari. La moneta unica passa di mano a 1,3092 dollari mentre si rafforza sullo yen a 131,63. Tra i singoli titoli del listino milanese restano sotto osservazione Pirelli dopo la condanna di Marco Tronchetti Provera nel processo dossier illegali e Fonsai dopo l'arresto della famiglia Ligresti. Tra le banche c'è attesa per l'esito dell'assemblea Mps sull'abolizione del tetto del 4%.

La Spagna, intanto, ha collocato 3,06 miliardi di titoli di stato, superando l'obiettivo massimo di 3 miliardi di euro fissato per l'asta di oggi con tassi in ribasso: per il titolo triennale, il rendimento medio è sceso al 2,768% dal 2,875% dello scorso 4 luglio. Tassi in calo anche per il bono a cinque anni che è stato emesso con un rendimento lordo del 3,735%, in flessione dal 3,792% all'inizio di questo mese.

Sempre le rassicurazioni sulla conferma della politica monetaria "molto accomodante", espresse ieri dal presidente della Fed, hanno dato fiducia alla Borsa di Tokyo che ha terminato gli scambi in progresso dell'1,32%. L'indice Nikkei guadagna 193,46 punti, a quota 14.808,50, grazie anche alla spinta dei titoli più legati all'export con il marcato indebolimento dello yen. Non preoccupa, quindi, il rallentamento dei prezzi delle case nelle 70 principali città cinesi che salgono dello 0,8% mensile a giugno (+0,9% a maggio). Sul fronte delle materie prime, il prezzo del petrolio è in rialzo sopra quota 107 dollari al barile, mentre l'oro è poco mosso sui intorno a quota 1.285 dollari dopo il calo segnato ieri.
(18 luglio 2013)

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