mardi 30 juillet 2013

Mercados



Cala il rendimento dei Btp in asta.
Borse europee in rialzo, affonda Fiat

I mercati guardano alla tre giorni di riunioni degli istituti centrali: oggi e domani il Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, giovedì la Banca centrale europea. Cala il Pil spagnolo, lo spread sotto 275 dopo l'asta del Tesoro. Mercati Ue in leggero rialzo, Milano chiude da migliore a +1,6%. Sul Lingotto pesa la trimestrale. Acquisti a Tokyo nonostante il calo della produzione industriale, sale Wall Street

di GIULIANO BALESTRERI

MILANO - Le Borse europee trovano il rimbalzo in attesa di novità dagli Stati Uniti e spinte dall'ottimismo di Tokyo: il Giappone ha registrato il primo calo della produzione industriale da gennaio, ma la disoccupazione è scesa ai minimi da oltre 4 anni. A questo si aggiunge la decisione della banca centrale cinese che ha iniettato liquidità sui mercati monetari per la prima volta da febbraio scongiurando con 2,77 miliardi di dollari un'altra crisi di liquidità.

I mercati, però guardano con grande attenzione alle tre giorni di riunione delle grandi banche centrali: oggi e domani si riunisce il Fomc, il comitato monetario dellaFederal Reserve, giovedì la Banca centrale europea. Gli istituti centrali non dovrebbero toccare il costo del denaro, ma gli addetti ai lavori si aspettano conferme sul fronte delle politiche monetarie espansive. Nel frattempo, proprio dagli Stati Uniti è arrivato il maggior balzo dei prezzi delle case dal marzo 2006: +12,2% annuo a maggio, seppure leggermente sotto le attese. L'attenzione si sposta ora sul rapporto sulla disoccupazione a luglio, in arrivo venerdì. La fiducia dei consumatori Usa cala intanto oltre le attese a 80,3 punti, mentre quella dei tedeschi continua a migliorare. L'indice Gfk sale a 6,8 punti a luglio ed è previsto in rialzo a 7 punti ad agosto: "Il mercato del lavoro ha prospettive stabili e un'inflazione moderata ingenera ottimismo anche a luglio". Sale anche il dato relativo all'Eurozona intera, con l'Italia che traina la truppa nel recupero di ottimismo.

Segnali positivi che si ripercuotono anche sul debito pubblico italiano. Dopo il successo dell'asta Bot di ieri, oggi il Tesoro ha collocato tutti i 3,75 miliardi di euro del nuovo Btp decennale marzo 2024, con cedola fissa al 4,50%: il rendimento è calato al 4,46% dal 4,55% dell'asta di giugno. In rallentamento, però, la domanda con un rapporto di copertura sceso a 1,36 da 1,46 precedente. Sulla stessa lunghezza d'onda il quinquennale: il Tesoro ha venduto 3 miliardi di titoli - il massimo prefissato - con un calo del rendimento medio al 3,22% dal 3,47% di giugno. La domanda ha raggiunto i 4,084 miliardi di euro con un rapporto di copertura in rialzo a 1,36 da 1,30 precedente.

In questo contesto a Milano Piazza Affari chiude in rialzo dell'1,64%, facendo meglio degli altri listini europei: Londra recupera alla fine lo 0,16%, Francoforte lo 0,15% e Parigi sale dello 0,45%. Lo spread, la differenza di rendimento da Btp e Bund tedeschi, scende a quota 273 punti base dopo l'asta per un rendimento del 4,4%. Tra i singoli titoli svetta Edison che ha chiuso il semestre con un utile netto di 152 milioni che si confronta con una perdita di 49 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. Conti in rialzo anche per Usb, mentre rallenta Barclays alle prese con un maxi aumento di capitale. Pesante Fiat dopo il taglio delle stime di Chrysler e i conti del semestre, mentre Mediaset attende in rialzo la sentenza della Cassazione sull'azionista di riferimento Silvio Berlusconi. L'assemblea dei soci di Fonsai ha intanto avviato una nuova azione di responsabilità verso i Ligresti e gli ex manager.

Anche Wall Street si muove in terreno positivo: alla chiusura dei mercati Ue il Dow Jones si apprezza dello 0,1%, l'S&P 500 dello 0,2%, il Nasdaq dello 0,6%. L'euro chiude stabile a 1,3254 dollari dopo aver toccato un massimo da sei settimane a 1,3301 dollari sulla scia delle aspettative di un rallentamento della crescita Usa, in attesa dei dati ufficiali che verranno diffusi domani. Non preoccupa, almeno per il momento, la nuova contrazione del Pil spagnolo che nel secondo trimestre è calato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, in linea con le attese, e un calo dell'1,7% rispetto al 2012. Sempre a livello macroeconomico si segnala la crescita dell'inflazione nell'area Ocse: 1,8% a giugno, con l'Italia in crescita all'1,2%.

Spinta dall'iniezione di liquidità della banca centrale cinese, la Borsa di Tokyo è rimbalzata dopo il tonfo di ieri, chiudendo in rialzo dell'1,53%. L'indice Nikkei resta sotto quota 14mila punti a 13.896,82 punti, ma, intanto, aiuta il raffreddamento dello yen. La mossa di Pechino ha di fatto mitigato gli effetti della produzione industriale che in Giappone è tornata negativa a giugno con una contrazione del 3,3% rispetto al mese precedente (è il primo segno negativo da gennaio). Il tasso di disoccupazione, invece, è calato al 3,9% (4,1% in maggio): è il livello più basso da quattro anni e mezzo.

Sul fronte delle materie prime, mentre in Europa terminano gli scambi a New York il petrolio passa in area 103 dollari al barile segnando una flessione dell'1%. Poco mosse le quotazioni dell'oro: il lingotto con consegna immediata viene scambiato a 1.325 dollari l'oncia.
(30 luglio 2013)

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