lundi 1 juillet 2013

Mercados


I mercati Ue corrono con Wall Street, spread giù.
Tokyo recupera l'ottimismo, Nikkei +1,2%

Giornata in altalena per i listini europei, che partono bene poi scontano il calo del Pmi tedesco e quindi tornano a salire. Bene Wall Street. I segnali di rafforzamento dell'economia nipponica riportano in alto l'ottimismo delle grandi imprese e Tokyo chiude a +1,3%. Ma la Cina stagna, con l'indice sulla produzione industriale ai minimi da quattro mesi

di RAFFAELE RICCIARDI
MILANO - Avvio di settimana in altalena per i mercati europei, in scia ai segnali contrastanti provenienti dal versante macroeconomico. I listini del Vecchio continente - dove si celebra l'ingresso ufficiale dellaCroazia nell'Ue - accelerano in rialzo nella seconda parte della giornata, anche grazie alla forza di Wall Street, e Piazza Affari svetta tra le migliori con un balzo dell'1,45%. Bene anche le altre Borse Ue con Francoforte che guadagna lo 0,31%, Parigi lo 0,76% e Londra l'1,49%.

Wall Street, reduce dalla chiusura debole di venerdì, rimbalza con il Dow Jones che - alla chiusura dei mercati europei - si rafforza a +1% dopo il dato sull'Ism, che ha fatto il paio con la crescita della spesa per le costruzioni: +0,5% e - anche se sotto le attese - ai massimi da quattro anni. Il Nasdaq aggiunge invece l'1,3%. L'S&P 500 sale dell'1,2%. L'agenda settimanale - caratterizzata dalle festività per il 4 luglio - vede segnata in rosso la data di venerdì, quando verrà diffuso il rapporto sull'occupazione che potrà indirizzare anche le mosse della Fed sul sostegno all'economia.

L'umore degli investitori è andato al ritmo delle rilevazioni sull'andamento economico. In Europa, in particolare, sono giunti segnali in chiaroscuro dal Pmi manifatturiero. L'indice che anticipa l'andamento economico raccogliendo 
le impressioni dei direttori degli acquisti delle aziende è salito a giugno a 48,8 punti battento lievemente le stime preliminari. Per l'Italia il Pmi è ai massimi da 23 mesi a 49,1 punti. Ma a questa buona notizia, unita alla crescita inattesa della Francia, ha fatto da contraltare la battuta d'arresto tedesca a 48,6 punti che ha momentaneamente portato in rosso gli indici azionari. Questi ultimi hanno invece reagito positivamente alla crescita dell'Ism sul settore manifatturiero, salito a 50,9 punti. Tra i dati negativi si segnala infine la continua tensione del mercato del lavoro in Europa: in Italia hanno poi registrato nuovi record negativi con un tasso di disoccupazione al 12,2%, per oltre 3 milioni di discoccupati. Tasso al top anche nell'Eurozona al 12,1%. Il 48% dei senza lavoro nell'area euro è in Spagna e Italia. A livello macroeconomico, si registra anche la crescita dell'inflazione annua dell'Eurozona, passata all'1,6% di giugno contro l'1,4% di maggio.

In avvio di giornata non si erano fatti sentire i timori per il rallentamento della Cina, dove il Pmi ha rallentato a giugno scendendo a quota 50,1 rispetto al 50,8 di maggio. Le aspettative per la produzione industriale del colosso asiatico sono ai minimi da quattro mesi, con i nuovi ordini in flessione preoccupante da 51,8 a 50,4 punti. Un dato sopra soglia 50 indica comunque una prospettiva di espansione per l'economia, anche se il 'cuscinetto' che separa da una previsione di stagnazione economica è ormai ridotto.

La Borsa di Tokyo, positiva in chiusura a +1,23%, aveva invece accolto con favore il ritorno all'ottimismo degli imprenditori del Sol Levante, testimoniata dal Tankan index stilato dalla Bank of Japan, che ha evidenziato il primo giudizio "ottimista" sull'economia da parte delle grandi imprese manifatturiere giapponesi dal settembre 2011. Giocano un ruolo decisivo, in questa rinnovata fiducia, i miglioramenti macroeconomici stimolati dalla Abenomics, l'insieme di misure straordinarie messe in campo dal premierShinzo Abe e dalla BoJ. Agli allentamenti già avviati, il ministro dell'Economia di Tokyo, Akira Amari, potrebbe presto aggiungere riforme fiscali per stimolare gli investimenti. 

Tornando a Milano, tra i singoli titoli scattano le vendite su Mediaset, in ribasso dopo la galoppata recente. Fuori dal paniere principale, Rcs registra un balzo di oltre venti punti percentuali dopo una lunga sospensione dagli scambi e l'annuncio della crescita di Fiat a primo socio dell'editore del Corriere della Sera. Bene infine Saipem dopo i recenti contraccolpi: la società di esplorazione petrolifera è in maglia rosa tra le blue chip.

Sul fronte obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund si restringe a 270 punti base, con una cedola del 4,4% per i decennali italiani. L'euro chiude in leggero rialzo a 1,3025 dollari, mentre lo yen arretra a 129,88 sulla moneta unica europea a e a 99,69 sul dollaro.

Quanto alle materie prime, le quotazioni del petrolio - dopo la debolezza legata al rallentamento della Cina - in rialzo di oltre un punto percentuale a New York appena sotto quota 98 dollari al barile. Dopo i minimi da tre anni, risale l'oro: il lingotto con consegna immediata viene scambiato a 1.256 dollari l'oncia.
(01 luglio 2013)

Aucun commentaire: