Grillo a Pd e Pdl: "Stabilità? Con governo M5S".
Bersani: "Esigiamo rispetto, basta battute"
Botta e risposta tra il leader dei Cinque Stelle e il segretario democratico dopo la proposta di un esecutivo guidato dal Movimento. Polemiche contro la petizione per la collaborazione tra i due partiti: "Opera di un'infiltrata". Sul blog a sorpresa l'elogio di Napolitano
ROMA - "Se proprio Pd e Pdl ci tengono alla governabilità possono sempre votare la fiducia al primo governo M5S". Con un tweet Beppe Grillo rilancia di nuovo la discussione su come uscire dallo stallo post-elettorale. E' lo fa con una mossa a sorpresa. Dopo le frasi insultanti nei confronti di Bersani il messaggio è anche quasi una risposta alla pressione di messaggi che gli arrivano dalla base di usare la massa di voti che gli è stata affidata.
Moltissimi da ieri quelli sul suo blog con l'invito a "trattare" che pare abbiano aperto una frattura nella base grillina. Questa mattina è stata lanciata sul web una petizione per non fare accordi con nessuno che si oppone all'altra aperta ieri da una giovane simpatizzante, Viola Tesi (guarda il video), che chiedeva di usare il suo voto. E questa petizione in un giorno ha raccolto quasi centomila firme. Anche se ora è lo stesso leader a sconfessare la promotrice "che desta sospetti e non si era mai sentita prima".
Sui siti vicini al M5S è scattato subito infatti l'esame del "Dna" dell'autrice della petizione. In particolare il blogger Claudio Messora ha accusato la Tesi di essere una pericolosa transfuga del Partito pirata. Si tratterebbe quindi di una cosiprazione contro il movimento di cui Repubblica, colpevole di aver dato spazio alla notizia, sarebbe parte in causa.
"Cari 'grillini' voi siete arrivati adesso con le valigie di cartone, ma questi conoscono l'arte di mettervelo in quel posto meglio di chiunque altro, avendo una lunga scuola alle spalle", scrive ancora Messora in un post dal titolo "Fiducia, What's fiducia?" che Grillo ha prontamente fatto suo ritwittandolo.
Ma più che le polemiche sulla purezza grillina di chi pensa che sia auspicabile trovare una forma di collaborazione con il Pd, destinata a far discutere è senz'altro la proposta di un governo a guida Cinque Stelle lanciata oggi dal leader. Ipotesi che realisticamente non pare percorribile, visto che difficilmente il presidente della Repubblica potrebbe conferire l'incarico di formare il nuovo esecutivo ad una forza minoritaria in entrambi i rami del Parlamento, ma alla quale Pierluigi Bersani ha voluto replicare con durezza. "Come noi rispettiamo gli elettori, anche Grillo li rispetti", afferma il segretario del Pd. "I numeri - aggiunge - li vede anche lui. Non pensi di scappare dalle sue responsabilità con delle battute. Ci si vede in Parlamento e davanti agli italiani".
E, a proposito di Napolitano, da registrare che dopo mesi di insulti Grillo cambia oggi tono nei confronti del capo dello Stato dichiarando forse una tregua in vista delle imminenti consultazioni. "Napolitano merita l'onore delle armi. In questi anni è stato criticato per molte scelte a mio avviso sbagliate, ma ieri in Germania ho visto, al termine del suo mandato, il mio presidente della Repubblica. Un italiano che ha tenuto la schiena dritta. Chapeau", scrive il leader del M5S sul suo blog. Il riferimento è naturalmente al fatto che il capo dello Stato si è rifiutato ieri di incontrare il candidato alla cancelleria tedesca Peter Steinbrueck, colpevole di aver definito Grillo un clown.
Moltissimi da ieri quelli sul suo blog con l'invito a "trattare" che pare abbiano aperto una frattura nella base grillina. Questa mattina è stata lanciata sul web una petizione per non fare accordi con nessuno che si oppone all'altra aperta ieri da una giovane simpatizzante, Viola Tesi (guarda il video), che chiedeva di usare il suo voto. E questa petizione in un giorno ha raccolto quasi centomila firme. Anche se ora è lo stesso leader a sconfessare la promotrice "che desta sospetti e non si era mai sentita prima".
Sui siti vicini al M5S è scattato subito infatti l'esame del "Dna" dell'autrice della petizione. In particolare il blogger Claudio Messora ha accusato la Tesi di essere una pericolosa transfuga del Partito pirata. Si tratterebbe quindi di una cosiprazione contro il movimento di cui Repubblica, colpevole di aver dato spazio alla notizia, sarebbe parte in causa.
"Cari 'grillini' voi siete arrivati adesso con le valigie di cartone, ma questi conoscono l'arte di mettervelo in quel posto meglio di chiunque altro, avendo una lunga scuola alle spalle", scrive ancora Messora in un post dal titolo "Fiducia, What's fiducia?" che Grillo ha prontamente fatto suo ritwittandolo.
Ma più che le polemiche sulla purezza grillina di chi pensa che sia auspicabile trovare una forma di collaborazione con il Pd, destinata a far discutere è senz'altro la proposta di un governo a guida Cinque Stelle lanciata oggi dal leader. Ipotesi che realisticamente non pare percorribile, visto che difficilmente il presidente della Repubblica potrebbe conferire l'incarico di formare il nuovo esecutivo ad una forza minoritaria in entrambi i rami del Parlamento, ma alla quale Pierluigi Bersani ha voluto replicare con durezza. "Come noi rispettiamo gli elettori, anche Grillo li rispetti", afferma il segretario del Pd. "I numeri - aggiunge - li vede anche lui. Non pensi di scappare dalle sue responsabilità con delle battute. Ci si vede in Parlamento e davanti agli italiani".
E, a proposito di Napolitano, da registrare che dopo mesi di insulti Grillo cambia oggi tono nei confronti del capo dello Stato dichiarando forse una tregua in vista delle imminenti consultazioni. "Napolitano merita l'onore delle armi. In questi anni è stato criticato per molte scelte a mio avviso sbagliate, ma ieri in Germania ho visto, al termine del suo mandato, il mio presidente della Repubblica. Un italiano che ha tenuto la schiena dritta. Chapeau", scrive il leader del M5S sul suo blog. Il riferimento è naturalmente al fatto che il capo dello Stato si è rifiutato ieri di incontrare il candidato alla cancelleria tedesca Peter Steinbrueck, colpevole di aver definito Grillo un clown.
(28 febbraio 2013)
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