vendredi 8 février 2013


Vertice Ue, raggiunto l'accordo sul bilancio.
Migliora il saldo dell'Italia, 3 mld alle Regioni

La proposta di Van Rompuy prevede un tetto complessivo di spesa  di 960 miliardi di euro per gli impegni e 908,4 per i pagamenti effettivi. Da Roma 500 milioni in meno all'annoi. Calano i contributi alla crescita, salgono i fondi per la coesione. Monti: "Risultato soddisfacente"


BRUXELLES -  "Deal is done". Con un tweet, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha annunciato l'accordo sul bilancio europeo 2014-2020 dopo una maratona negoziale durata oltre 25 ore. "E' valsa la pena di aspettare", ha detto.

L'accordo è stato raggiunto su una seconda bozza di compromesso rivista dal presidente dopo una nuova pausa tecnica in mattinata, ma secondo quanto riferiscono fonti europee le cifre complessive non cambiano rispetto a quelle diffuse in mattinata (960 miliardi di impegni e 908 di pagamenti). La novità di questo bilancio europeo è che si tratta del primo quadro finanziario pluriennale in ribasso della storia comunitaria.

"Ci sono stati ridimensionamenti, ma il risultato è soddisfacente per quel che riguarda l'ammontare complessivo del bilancio dell'unione europea. Si tratta di un accordo politico, ora si passerà alla fase del dibattimento", ha detto Mario Monti che poi ha confermato: "L'italia nel complesso ottiene una assegnazione di fondi aggiuntivi di 3,5 miliardi di euro sui 7 anni, rispetto alla prima proposta di Van Rompuy di novembre". Va considerato il minor onere dell'Italia per quanto riguarda gli sconti di 600 milioni". Per l'Italia, "che si è battuta più di tutti negoziando duramente" ha detto Monti, l'accordo sul bilancio si è concluso con un "miglioramento molto significativo se lo si confronta con il saldo di altri Stati membri che sono come noi contribuenti netti'" del saldo netto, pari a meno 3,8 miliardi di euro rispetto ai sette anni precedenti. La cifra ha detto ancora Monti, rappresenta lo 0,23% del Pil. Il bilancio ue 2014-2020 prevede "400 milioni per l'occupazione giovanile in larga misura nel mezzogiorno".

Qualche fondo in più per la coesione, buone notizie per il Paese e in generale equilibri nazionali poco alterati. Ma a livello comunitario, a vincere sono i tagli. Secondo la bozza di compromesso sul bilancio elaborata nella notte da Van Rompuy, il tetto complessivo di spesa scende a 960 miliardi di euro per gli impegni e 908,4 per i pagamenti effettivi. La proposta iniziale della Commissione europea era di circa mille miliardi di trasferimenti effettivi. Questa la proposta che il presidente avrebbe presentato al tavolo dei capi di Stato e di governo dopo una notte di incontri, bilaterali e riunioni durate oltre 10 ore, con i leader dell'Unione. Così, per la prima volta nella storia dell'Unione Europea, il bilancio comunitario non aumenta. La discrepanza rispetto all'ultimo bilancio del 2007-2013, a livello di impegni e pagamenti effettivi, è rispettivamente di 34 e 34,6 miliardi. Van Rompuy ha annunciato via Twitter un nuovo documento, ancora in discussione, con ulteriori limature. Secondo fonti diplomatiche, però, la nuova bozza contiene solo qualche variazione nella ripartizione dei fondi, per venire incontro alle richieste dei Paesi "scontenti", Repubblica Ceca in testa, ma i saldi restano invariati.

Reazioni. "Un bilancio equilibrato e orientato alla crescita", anche se "non perfetto", ha detto il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, commentando l'intesa sul bilancio, che "ha dimostrato il senso di responsabilità collettivo" dei leader Ue. "E' fatta! I 27 membri dell'Ue hanno trovato l'accordo sul quadro di bilancio 2014-2020. L'Europa ha dimostrato di essere in grado di agire", è invece quanto ha scritto il portavoce del cancelliere tedesco, Angela Merkel, su Twitter. Salutando Mario Monti al termine del Summit, i principali leader europei gli hanno detto "mai l'Italia aveva ottenuto risultati così buoni": lo ha riferito lo stesso ex premier a Bruxelles al termine del Vertice europeo. "Un buon compromesso", ha detto il presidente francese François Hollande.

Le borse in rialzo. Dopo l'accordo le borse europee hanno chiuso tutte in rialzo. A Londra l'Ftse 100 è salito dello 0,57% a 6.263,93 punti, a Parigi il Cac 40 è avanzato dell'1,35% a 3.649,50 punti mentre a Francoforte il Dax 30 ha guadagnato lo 0,81% a 7.652,14 punti. Bene Milano che ha chiuso a +1,4% e Madrid, la migliore, a +2%. Anche Wall Street è stata positiva.

Scontro con il Parlamento
. Sul bilancio in bozza pesa però il giudizio negativo del presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz: "Non posso immaginare che il Parlamento approvi un bilancio che crea deficit, perchè cioè è illegale", ha detto mentre si trova a Milano per una serie di incontri, con riferimento alla differenza di 51,6 miliardi di euro previsti nella bozza Vanm Rompuy tra stanziamenti ed effettiva liquidità. Il socialdemocratico tedesco già prima della riunione aveva precisato che sarebbe stato intransigente sul rispetto dell'equilibrio, con una sottolineatura minacciosa: "Rischiamo il fiscal cliff".

Pochi fondi in aumento. La cifra di 960 miliardi di euro per i cosiddetti "impegni" è di 11,9 mld inferiore a quella proposta da Van Rompuy nel fallito vertice di novembre scorso. La somma di 908,4 miliardi è per i "pagamenti", ovvero l'effettiva liquidità a disposizione per le politiche europee fra il 2014 ed il 2020. Quest'ultima è a metà strada fra le due ipotesi di inizio serata (fra 903 e 915 miliardi). Nella bozza aumentano di 1,25 miliardi di euro i fondi per Pac. Crescono di 4,659 miliardi anche i fondi per la coesione "economica, sociale e territoriale". Gli stanziamenti complessivi sono oggi 324,707 miliardi, nella proposta del fallito summit di novembre erano 320,148 miliardi.

Tagli pesanti, crescita penalizzata. Ma a farla da padrone sono soprattutto i tagli, che vanno maggiormente a colpire aree nevralgiche per la crescita economica: infrastrutture, innovazione e ricerca vengono ulteriormente tagliati di 13,84 miliardi. Nella bozza vengono infatti stanziati 125,69 miliardi, nel fallito vertice di novembre erano 139,54 miliardi e ben 164,31 nella proposta della Commissione.  Nel solo capitolo "Connecting Europe", per la realizzazione di infrastrutture nel settore dei trasporti, delle reti e dell'energia, vanno persi oltre 11 miliardi. Scure anche sull'amministrazione di un altro miliardo di euro rispetto a novembre, e quasi due miliardi in meno per gli Affari Esteri, ovvero il portafoglio a disposizione di Cathrine Ashton. Il capitolo 4, che comprende anche il servizio diplomatico, nella bozza presentata da Herman Van Rompuy ai leader ha una dotazione di 58,767 miliardi. E' prevista la conferma del fondo per gli aiuti ai cittadini più poveri, ma con un taglio: vengono stanziati 2,1 miliardi di euro, il Parlamento ne aveva chiesti 2,5 miliardi.

I capitoli di spesa "tradizionali" vengono quindi tutti preservati, e i tagli si concentrano sulla spesa comune che non tocca "buste nazionali" e quindi interessi particolari. La tanto attesa iniziativa contro la disoccupazione giovanile di Van Rompuy viene finanziata con circa sei miliardi di euro, a cui potranno accedere i Paesi dove il tasso di disoccupazione giovanile supera il 25%, quindi Italia compresa.

Nella proposta non è indicata la clausola di flessibilita richiesta dal Parlamento europeo. Secondo fonti europee il lungo lavoro notturno si è reso necessario per rivedere la suddivisione tra i capitoli di spesa (agricoltura, coesione, infrastrutture, servizio diplomatico, amministrazione, ecc.) e la ripartizione del "peso" degli sconti di cui godono paesi come Gran Bretagna, Germania, Olanda, Danimarca e Svezia.

Il presidente del Consiglio uscente, Mario Montidurante la sessione plenaria aveva richiamato "con fermezza" i leader "a prendersi le loro responsabilità per trovare una soluzione valida per l'Europa". Poi, durante l'interruzione dei lavori, aveva visto Angela Merkel, François Hollande e Herman Van Rompuy.
(08 febbraio 2013)


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