jeudi 28 février 2013


Schaeuble: "Rischio contagio da Italia
fare un governo prima possibile"

Il ministro tedesco delle Finanze preoccupato per l'incertezza politica del dopo elezioni: "Certe cose le abbiamo già viste in Grecia. La crisi dell'euro non è finita". E Moody's lancia un nuovo allarme

dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI

BERLINO – “L’Italia ò ormai un caso grave, contagioso, infettivo per il futuro dell’Europa. I politici italiani devono sbrigarsi a formare un governo e a dare garanzie di continuità della politica pro-euro dell’esecutivo precedente, bisogna evitare un caso Grecia con un paese molto più grande della Grecia, quanto più in fretta a Roma creeranno una maggioranza tanto più in fretta la pericolosa incertezza sarà superata”. Il durissimo avvertimento è venuto oggi pomeriggio da Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze federale e uomo-chiave di Berlino per la politica europea ed estera e le scelte strategiche. E trasforma la crisi italiana in caso estremo di crisi economica finanziaria e di credibilità dell’intera Unione europea e al limite di tutto il mondo libero.

 “Il risultato elettorale in Italia ha diffuso dubbi sui mercati sulla possibilità che un governo stabile a Roma possa essere formato”, ha continuato Schaeuble. Il ministro con una scelta non casuale ha concesso le sue dichiarazioni all’agenzia di stampa britannica Reuters, uno dei media più autorevoli nel mondo globale dell’informazione, dell’economia e della finanza. “Quando emergono dubbi di questo tipo sorge un pericolo di contagio, l’abbiamo vissuto l’anno scorso con la Grecia quando le elezioni anticipate non crearono alcuna maggioranza e furono necessarie nuove elezioni”, ha sottolineato. Aggiungendo: “Allora 
altri paesi furono contagiati, da un paese come la Grecia che per peso economico e politico è molto, molto più piccolo dell’Italia”.

“Tocca ora a chi è stato eletto in Italia formare un governo stabile, prima lo faranno e tanto più rapidamente l’incertezza sui mercati e politica verrà superata”, ha continuato Schaeuble parlando con i colleghi della Reuters. Lanciando poi un ulteriore avvertimento, ancora più pesante: “Io non ho mai detto che la crisi dell’euro è stata superata, ho soltanto detto che abbiamo compiuto passi avanti importanti, progressi significativi, ma dobbiamo continuare su quella strada e affrontiamo ancora grandi ostacoli e passi indietro”.

Le dure dichiarazioni di Schaeuble, nel mezzo della visita di Stato in Germania del presidente Giorgio Napolitano, confermano nel modo più drammatico il clima da allarme rosso con cui Berlino vive il rischio di ingovernabilità a Roma e la paura che il nuovo governo si allontani dalla dura politica di tagli e risanamento in nome dell’euro avviata da Mario Monti. Stamane del resto la Frankfurter Allgemeine avvertiva che la ‘Grillocrazia’ allarma l’economia tedesca, e sulle sue pagine il presidente dell’associazione delle aziende esportatrici tedesche (BGA), Anton Boerner, chiedeva di porre a Roma un aut aut: “Nessun altro aiuto europeo senza garanzia che l’Italia continui con tagli e risanamenti”. Non solo, Boerner ipotizzava anche come possibile un’uscita d’un’eventuale Italia inadempiente dall’euro, e l’esigenza di ridisegnare i confini dell’eurozona. 

E in serata nuovo allarme di Moody's. "L'outlook della maggior parte dei paesi dell'area euro resta negativo", afferma l'agenzia in una nota a tarda sera. "Come gli ultimi giorni hanno dimostrato - si legge - i mercati del debito sovrano dell'area euro restano vulnerabili a ulteriori shock di fiducia da parte degli investitori".
(27 febbraio 2013)


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