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Asta Btp, rendimenti in salita al 6%
A Milano Piazza Affari chiude la seduta cedendo l'1,79%, anche a causa di Bpm e degli arresti domiciliari di Ponzellini, mentre si salva Fiat Industrial che ha annunciato la fusione con Cnh 1. In rosso gli altri mercati del Vecchio continente con Londra che ha ceduto l'1,73%, Francoforte l'1,77% e Parigi il 2,18%. Seduta in salita anche per Wall Street: il Dow Jones cede l'1,1%, l'S&P l'1,2% e il Nasdaq l'1,2%.
Il Tesoro italiano ha collocato Btp a 5 e 10 anni per complessivi 5,74 miliardi, meno del target massimo di 6,25 miliardi, e ha dovuto pagare rendimenti più alti a fronte di una domanda sostanzialmente stabile. Sul nuovo quinquennale, il rendimento medio è salito al 5,66% dal 4,86% di aprile e sul 10 anni il tasso è cresciuto al 6,03% dal 5,84% precedente. Debole la domanda. Rispettate quindi le previsioni degli addetti ai lavori che temevano rendimenti in deciso rialzo. E lo spread, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund, è voltato fino a ridosso dei 470 punti chiudendo a 467 punti.
Ad aumentare la pressione sui mercati contribuisce anche la Bce che ha bocciato il piano di ricapitalizzazione di Bankia 2 attingendo indirettamente dai fondi dell'istituto di Francoforte: Madrid nel week end aveva avanzato l'ipotesi di ricapitalizzare l'istituto iniettando 19 miliardi di euro di bond nella casa madre della banca, il Banco Financiero y de Ahorros (Bfa), così che questa successivamente potesse accedere ai prestiti a tre mesi della Bce evitando di ricorrere al mercato dei bond. In rialzo lo spread tra i bonos spagnoli e i bund tedeschi a 10 anni: 534 punti base con tassi al 6,6%. Soffre anche l'euro, sceso sotto la soglia dell'1,24 nei confronti del dollaro. La moneta unica è ai minimi da luglio 2010.
In mattinata, la Borsa di Tokyo aveva terminato la seduta in calo dello 0,28%, a causa dell'ulteriore indebolimento dell'euro con i dubbi sulla stabilità del sistema bancario spagnolo e con l'incertezza sulle misure di stimolo economico della Cina. L'indice Nikkei si attesta a quota 8.633,19, con una perdita di 23,89 punti, in linea con i ribassi delle principali piazze finanziarie asiatiche. Gli investitori sono condizionati anche dalla smentita arrivata da Pechino sulla possibile introduzione di nuovi stimoli all'economia. Secondo gli accademici della commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme l'economia cinese ha bisogno di nuovi investimenti ma non di un'aggressiva politica di nuovi stimoli. Ieri la voce che circolava era quella di un nuovo pacchetto di aiuti da 4mila miliardi di yuan.
Il petrolio prosegue in calo a New York, dove le quotazioni perdono il 3,3% a 87,77 dollari al barile, ai minimi degli ultimi sette mesi. Oro in leggero rialzo a 1.556,30 dollari l'oncia, poco mosso l'argento a 27,785 dollari.
Asta Btp, rendimenti in salita al 6%
La Grecia torna a spaventare i mercati
Seduta difficile per i listini europei dopo un sondaggio che ad Atene dà in testa la sinistra anti-austerity. l'Europa brucia 100 miliardi in una seduta. La Bce boccia il piano di ricapitalizzazione di Bankia. Delude il collocamento del Tesoro: 5,7 miliardi a fronte di un'offerta di 6,25 miliardi di titoli di Stato; tasso in rialzo. Spread in salita, euro sotto 1,24
di GIULIANO BALESTRERI MILANO - L'Europa torna a tremare sul possibile fallimento di Bankia, vede tornare in testa la sinistra anti-austerity in Grecia e si preoccupa dopo l'esito dell'asta italiana dei Btp. Quanto basta per riportare i mercati saldamente in rosso dopo che una nuova presa di posizione della Commissione europea a favore dei paesi in difficoltà dell'Eurozona aveva fatto sperare gli investitori.A Milano Piazza Affari chiude la seduta cedendo l'1,79%, anche a causa di Bpm e degli arresti domiciliari di Ponzellini, mentre si salva Fiat Industrial che ha annunciato la fusione con Cnh 1. In rosso gli altri mercati del Vecchio continente con Londra che ha ceduto l'1,73%, Francoforte l'1,77% e Parigi il 2,18%. Seduta in salita anche per Wall Street: il Dow Jones cede l'1,1%, l'S&P l'1,2% e il Nasdaq l'1,2%.
Il Tesoro italiano ha collocato Btp a 5 e 10 anni per complessivi 5,74 miliardi, meno del target massimo di 6,25 miliardi, e ha dovuto pagare rendimenti più alti a fronte di una domanda sostanzialmente stabile. Sul nuovo quinquennale, il rendimento medio è salito al 5,66% dal 4,86% di aprile e sul 10 anni il tasso è cresciuto al 6,03% dal 5,84% precedente. Debole la domanda. Rispettate quindi le previsioni degli addetti ai lavori che temevano rendimenti in deciso rialzo. E lo spread, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund, è voltato fino a ridosso dei 470 punti chiudendo a 467 punti.
Ad aumentare la pressione sui mercati contribuisce anche la Bce che ha bocciato il piano di ricapitalizzazione di Bankia 2 attingendo indirettamente dai fondi dell'istituto di Francoforte: Madrid nel week end aveva avanzato l'ipotesi di ricapitalizzare l'istituto iniettando 19 miliardi di euro di bond nella casa madre della banca, il Banco Financiero y de Ahorros (Bfa), così che questa successivamente potesse accedere ai prestiti a tre mesi della Bce evitando di ricorrere al mercato dei bond. In rialzo lo spread tra i bonos spagnoli e i bund tedeschi a 10 anni: 534 punti base con tassi al 6,6%. Soffre anche l'euro, sceso sotto la soglia dell'1,24 nei confronti del dollaro. La moneta unica è ai minimi da luglio 2010.
In mattinata, la Borsa di Tokyo aveva terminato la seduta in calo dello 0,28%, a causa dell'ulteriore indebolimento dell'euro con i dubbi sulla stabilità del sistema bancario spagnolo e con l'incertezza sulle misure di stimolo economico della Cina. L'indice Nikkei si attesta a quota 8.633,19, con una perdita di 23,89 punti, in linea con i ribassi delle principali piazze finanziarie asiatiche. Gli investitori sono condizionati anche dalla smentita arrivata da Pechino sulla possibile introduzione di nuovi stimoli all'economia. Secondo gli accademici della commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme l'economia cinese ha bisogno di nuovi investimenti ma non di un'aggressiva politica di nuovi stimoli. Ieri la voce che circolava era quella di un nuovo pacchetto di aiuti da 4mila miliardi di yuan.
Il petrolio prosegue in calo a New York, dove le quotazioni perdono il 3,3% a 87,77 dollari al barile, ai minimi degli ultimi sette mesi. Oro in leggero rialzo a 1.556,30 dollari l'oncia, poco mosso l'argento a 27,785 dollari.
(30 maggio 2012)
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