mercredi 5 septembre 2012

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La Bce: "Acquisto bond illimitati"
No di Berlino: "Piano temporaneo"

Si infiamma la vigilia delle riunione del board della Banca centrale europea. Draghi proporrà acquisti senza porre un tetto. Immediata la protesta della Germania: scontato il voto contrario di Weidmann

dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI BERLINO - Vigilia di tensione in attesa del giovedì decisivo per le sorti dell'euro. Il consiglio direttivo della Banca centrale europea si riunisce domani mattina alla Eurotower di Francoforte. Tutti si aspettano che Mario Draghi riesca a strappare un sì del board dell'istituto a un piano di acquisti di titoli sovrani dei paesi dell'eurozona in crisi, per frenare lo spread e salvare la moneta unica. Ma la cancelliera tedesca Angela Merkel mette le mani avanti: fa sapere di essere contraria a un piano d'acquisti con liquidità illimitata, ha detto a una riunione a porte chiuse del suo partito, la Cdu.
  
Il confronto tra i massimi poteri dell'Unione europea è arrivato a un momento cruciale, e la contrapposizione tra falchi rigoristi e colombe è più serrata che mai. Non a caso, a sottolineare l'importanza dell'appuntamento, alla riunione della Bce sarà presente eccezionalmente anche il capo dell'Eurogruppo, il premier lussemburghese Jean-Claude Juncker.

Stamane sono circolate voci insistenti secondo cui Draghi vorrebbe annunciare domani a Francoforte un piano d'acquisto con disponibilità di liquidità praticamente illimitata, concentrato però sui titoli sovrani a breve termine 1, cioè con scadenza di uno, due o tre anni. E' la speranza dei paesi dell'Europa mediterranea, e della stessa Francia. Il cui presidente, il socialista François Hollande, ha detto oggi al presidente dell'esecutivo europeo, il belga Herman van Rompuy, che la Bce può intervenire, perché è nel suo mandato. Un intervento della Banca centrale europea che sia assolutamente conforme al mandato dell'istituto è stato auspicato e definito "importantissimo" dal presidente del Consiglio, Mario Monti.

I problemi, le critiche e i timori vengono dalla Germania. A una riunione a porte chiuse della Cdu, dice il parlamentare democristiano tedesco Norbert Barthle, la cancelliera si è detta disposta ad accettare soltanto un piano temporaneo, ma non acquisti illimitati. La Cdu, si aggiunge, ritiene che la Bce possa acquistare titoli di stato soltanto a certe condizioni, "se i paesi fanno davvero i compiti a casa, e la signora Merkel", ha aggiunto un altro esponente del partito, Michael Fuchs, "sa che i tedeschi sono contrari a un acquisto troppo prolungato di titoli sovrani, perché alla fine questo significherebbe maggiore inflazione". In quest'ottica il governo tedesco si oppone e si opporrà a ogni tentativo di ammorbidimento dei controlli previsti per i Paesi che facciano richiesta di aiuti. Berlino sembra dunque appoggiare, almeno in parte, le fortissime riserve e contrarietà contro l'acquisto di titoli sovrani espresse dal presidente della Bundesbank, Jens Weidmann. Il quale secondo tutti gli osservatori domani alla riunione del Board contesterà in ogni modo la linea di Mario Draghi.
(05 settembre 2012)

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